Nel momento in cui ha scoperto la malattia, Luca Carboni stava registrando un album di cui aveva già terminato 10 canzoni e stava pianificando un tour. Ovviamente tutto è saltato. Il suo racconto prosegue così: “Lo staff di oncologia del Sant’Orsola ha avviato subito una massiccia cura di chemioterapia. Il tumore si è ridotto molto e ad agosto ha consentito l’operazione per asportarlo. Per fortuna non c’erano metastasi e dopo l’intervento abbiamo continuato con l’immunoterapia. Dopo due anni posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile”.
Oltre alle cure, l’artista ha spiegato di aver cambiato stile di vita. Ha smesso di fumare e ha iniziato a fare lunghe passeggiate immerso nella natura dell’Appennino. “Mi è dispiaciuto non spiegare la ragione del mio sparire, del mio recidere ogni rapporto con l’esterno. Sono stato due anni a combattere con questo ospite inatteso e pericoloso. Ogni giorno volevo fare un passo avanti. Il destino non è solo fato, ma il prodotto, anche, della nostra volontà, della nostra energia. Io volevo vivere e volevo sentirmi, un giorno, guarito”, ha spiegato Luca.
Ad aiutare Carboni a combattere questo parentesi difficile, è stata anche la sua passione per la pittura. Sarà proprio da quella passione da cui ripartirà a novembre con una mostra di quadri e disegni che verrà organizzata a Bologna. Ed è proprio nella sua città che Luca Carboni vorrebbe tornare presto in concerto, magari dopo aver chiuso l’album con le nuove canzoni a cui stava lavorando prima di scoprire il tumore.