Prima di salire sul palco del Reward Music Place e di far sentire anche alcuni pezzi del nuovo album Manifesto, Loredana Bertè si è raccontata #atupertu con la redazione di Radio Italia solomusicaitaliana, tra unicità, successi inspiegabili ma soddisfacenti, sbagli "patrimonio dell’UNESCO” e sogni “internazionali”.
Da sempre, Loredana Bertè si contraddistingue per il suo essere rivoluzionaria, ribelle, anticonformista, ma anche curiosa. “Sono curiosa, sempre, di sperimentare cose nuove, contaminazioni. Mi diverto”, ha spiegato.
Loredana è anche autentica, da sempre. Non ha mai nascosto i suoi sbagli. Non se n’è neanche mai pentita. Anzi, nel nuovo album Manifesto, nel brano Persa nel supermercato, canta: “Miei sbagli patrimonio dell’UNESCO”. Tra tutti però ce n'è uno che rifarebbe mille volte ancora: “Andare a Sanremo incinta” con il pezzo Re, scritto da Mango. “Io volevo rappresentare la donna quando è in dolce attesa ed è veramente forte”, ha rivelato. “Non è stata capita, anche la canzone. Mi è dispiaciuto molto, perché Mango è un autore fantastico e Re è una canzone davvero strepitosa”, ha confessato.
Da ben 40 anni, Loredana fa cantare a squarciagola migliaia di persone, di tutte le età, Non sono una signora. La cantante però non si spiega come “Non sono una signora possa essere stato scaricato da giovanissimi”. Di recente, infatti, il brano ha ricevuto il Disco di Platino. Comunque è molto felice che "i giovanissimi lo riscoprano”. "Resta un caposaldo della mia discografia", ha ammesso.
A proposito della sua discografia, a Loredana piacerebbe arricchirla con... un duetto con Ed Sheeran. “Si può fa’? Mandategli questo messaggio! Mi piace tanto, molto, molto, molto”, ha chiesto alla redazione di Radio Italia solomusicaitaliana in chiusura.