Artista Day29 giu 2021

Loredana Bertè Day: le sue figlie d'arte, il tour e il ricordo di Franco Battiato

L'artista parla del suo ultimo singolo “Figlia di...”, delle collaborazioni con Giordana Angi ed Emma e ricorda Andy Warhol e il viaggio in autostop con Mimì e Renato Zero fino a Londra. Loredana intanto è pronta a tornare in tour

Loredana Bertè racconta il suo ultimo brano “Figlia di...”, ripercorre il Festival di Sanremo del 1986 quando fece scalpore con la pancia finta interpretando “Re”, parla delle collaborazioni con Giordana Angi ed Emma: lo fa in occasione del Loredana Bertè Day, il progetto che Radio Italia solomusicaitaliana e il Corriere della Sera dedicano alla musica italiana. Insieme ai nostri speaker Mauro Marino & Manola Moslehi e al giornalista del Corriere Andrea Laffranchi, l'artista ricorda Franco Battiato, l'incontro con Andy Warhol, i viaggi in autostop con la sorella Mia Martini e con Renato Zero. Intanto è pronta a tornare in tour: “Sul palco i miei dubbi e le mie incertezze si trasformano in grinta”.
Partiamo subito con il tuo ultimo singolo “Figlia di...”. È un brano autobiografico e infatti tu ci hai messo la firma… Parla di chi si è fatto da solo o combatte per non soccombere. È dedicata a me stessa e a tutti i figli miei, compreso Vasco Rossi che ha fatto un post per dichiararsi figlio di Loredana”.
L'hai presentato in anteprima al Festival di Sanremo, dove sei stata super ospite...Amadeus l'ha voluto fortemente presentare là e poi è diventato di tutti. Questo è lo scopo di tutti i brani: non sono più dell'artista ma li canta la gente, fanno video molto ironici e divertenti. La cosa fa molto piacere e quasi mi inorgoglisce”.
Nel video ci sono tante tue “figlie” cartonizzate, tra le quali Chiara Ferragni, che interpreta la Loredana di “Re”, che ha fatto scalpore a Sanremo nel 1986. Perché hai scelto Chiara Ferragni per quel ruolo? Me l'ha chiesto lei perché era in dolce attesa. Io ho accettato di buon grado, mi sembrava molto bello che stavolta fosse lei a rappresentare l'emancipazione. Donna straordinaria che stimo molto, è bella, libera e indipendente. Essendo anche incinta ci stava perfettamente”.
“Re” era scritta anche da Mango...Purtroppo non è stata molto apprezzata perché guardavano la pancia, invece era un video fatto dal vivo con due prime ballerine con Colucci e Miseria. Abbiamo fatto un mese di prove a Roma e il balletto che si è fatto sul palco era una cosa tipo Madonna, non si era mai vista a Sanremo. Un video girato sul palco. Eravamo tre donne: una con la pancia, una con degli orsetti, l'altra era la vedova nera”.
Parliamo delle tue figlie più giovani: Giordana Angi con cui hai collaborato per “Tuttapposto” e Emma, la tua “bimba rock”, con cui hai cantato “Che sogno incredibile”. Sei un'artista che dà un sacco di possibilità ai giovani di talento...Io Giordana l'ho sostenuta e difesa con le unghie e con i denti dalle cattiverie ad Amici, io vedevo il talento di questa ragazza, che è una grandissima musicista e paroliera. Ha quel graffio nella scrittura... Poi quando canta in francese mi fa impazzire. Quando Giordana me l'ha proposto ho accettato, intanto perché volevo che uscissero il suo talento e la sua personalità. Adesso che è indipendente e ha fatto il nuovo album ho voluto partecipare, perché mi sembrava una bellissima occasione, per me e per lei. Emma la adoro, anche il duetto con lei è un pezzo fortissimo”.
Quanto ti mancano i live? Terribilmente, ogni giorno. Penso a tutti i miei musicisti a casa, ai fonici, a tutti i ragazzi che fanno sì che io possa salire sul palco e che sono fermi. I concerti mi mancano come l'aria, il palco è la mia valvola di sfogo. Quando sono dietro al palco sono terrorizzata, anche dopo tanti anni. Quando salgo sul palco, sento che sono padrona del pezzo e mi calmo, i miei dubbi e le mie incertezze si trasformano in grinta”.
Quindi ci saranno dei concerti questa estate...Salvo imprevisti saremo in tour estivo e io mi sfogherò”.
Ci ha da poco lasciato un grande artista, Franco Battiato… C'è un ricordo che ti lega a lui e che ti va di condividere con gli ascoltatori di Radio Italia?Franco era geniale e molto ironico. Lui disse in un'intervista di avermi incontrato in aereo in un volo per la Russia. Lui era imbucato, era venuto con Martina, la figlia di Milva, e Milva. Lui ci ha detto: 'Vengo a Mosca con voi'. Io mi sono tirata su la maglietta e gli ho fatto vedere il seno. Lui: 'Sono bellissime, però avrei voluto avere uno specchietto retrovisore per vedere la reazione degli altri'. Pensando che non servissero permessi per viaggiare tra le regioni, mentre io e Milva facevamo show a Mosca, lui e Martina hanno preso un treno per Odessa. Sono stati arrestati e rispediti a Mosca. La polizia russa non faceva sconti a nessuno. Una sera pensava di comprare biglietti al bagarinaggio per il teatroTeatro Bol'šoj: è stato arrestato perché erano due poliziotti in borghese. C'erano sempre questi incidenti diplomatici. Battiato era un artista immenso immenso, come Milva”.
L'ultima volta ci hai raccontato di come hai conosciuto Bob Marley...Ero in vacanza e mi trovavo casualmente in Giamaica. Ho seguito la corrente di migliaia di persone dentro questo stadio e ho visto una figura pazzesca con i capelli lunghi fino a terra e arrotolati. Quando ha iniziato a cantare sono rimasta incantata. Finito il concerto, sono entrata in un negozio e ho comprato tutti i dischi di Bob. Li ho portati in Italia, li ho dati a Mario Lavezzi e gli ho detto: 'Studia'. Otto o nove mesi dopo è nata E la luna bussò”.
Laffranchi: tu sei la mamma rock dell'Italia musicale. Sono anni che si dice che il rock è morto ma adesso abbiamo visto che i Maneskin hanno trionfato a Sanremo e all'Eurovision... Il rock'n and roll non muore mai. Io sono sempre la stessa, il rock non è solo un'accozzaglia di suoni ma è uno stile di vita, nasce dalla strada: Io, Renato e Mimì eravamo sempre in strada, in autostop siamo arrivati a Londra
Hai incontrato personaggi pazzeschi, tra cui Andy Warhol, un'icona della cultura pop mondiale.Era convinto che facessi la barista. Io ero la madrina di tutti i punti Fiorucci nel mondo, compreso quello a New York, che è un negozio anomalo dove c'è un salotto con panchine e un bancone con una macchina del caffè a canne tipo organo di chiesa: per imparare a fare il cappuccino ci ho messo 15 giorni. Un giorno è arrivato e mi ha chiesto cappuccino e brioches. Glieli ho fatti. Ogni giorno sapevo che arrivava alle 5 io glielo preparavo, lui mi ringraziava. Un giorno scese il supermanager di Fiorucci, mi ha presentato come una cantante. Lui: 'E poi sapessi come cucina'. Io per sei mesi gli ho fatto da cuoca e ne ho ricavato un video gratis, la copertina di un album gratis”.