News25 set 2016

Ligabue trionfa con Liga Rock Park. Il parco di Monza “balla sul mondo”

Svelati “La vita facile”, “Ho fatto in tempo ad avere un futuro”, “Dottoressa”

L come Liga Rock Park, S come Siamo qui. V come Voi”. Sono le parole impresse sull'imponente led wall del Liga Rock Park che danno il via, alle 20.30 in punto, al primo dei due concerti-evento di Ligabue al Parco di Monza. Oltre tre ore di live, 31 brani in scaletta e 80mila spettatori da tutta Italia. Molte hit, qualche pezzo più raro e quattro inediti del nuovo album. Il rocker sale sul palco a forma di T, occhiali da sole e giacca in pelle, e scalda subito l'atmosfera con “Urlando contro il cielo”, “Libera nos a malo” e “I duri hanno due cuori”. Il pubblico è in delirio.
È da 370 giorni che non faccio un concerto. Vi sembra giusta come pena da infliggere a un ragazzo nel pieno dei suoi anni?”, sono le prime parole di Luciano che continua: “Il parco è meraviglioso, voi siete arrivati qui e ne avete centuplicato la bellezza. Ora una canzone che ha nel ritornello un promemoria per voi e per me”. È il turno di “Niente paura”. Sullo schermo immagini evocative e simboli realizzati in studio si alternano a momenti del live. Sul palco insieme al Liga, lo storico chitarrista Federico “Fede” Poggipollini, Max Cottafavi alla chitarra, Luciano Luisi alle tastiere, Davide Pezzin al basso e Michael Urbano alla batteria. E poi, la vera novità musicale, i fiati: Massimo Greco alla tromba e flicorno, Corrado Terzi al sax baritoni ed Emiliano Vernizzi al sax tenore e al sax soprano.
Si continua con il medley di “Sogni di rock'n'roll” del 1990 e “Con la scusa del rock'n'roll” del 2013 (“Il rock'n'roll è uno stile di vita, probabilmente la vita che tutti vorremmo”), “C'è sempre una canzone”, “Il sale della terra” con fasci di luce che inondano pubblico e palco e “Questa è la mia vita”, mentre Luciano raggiunge la passerella centrale, dentro la platea. “Vi abbiamo chiesto di votare in rete una canzone che volevate ascoltare qui a Monza. Pensavo avreste scelto una delle canzoni più nascoste, invece avete deciso un brano che faccio quasi sempre”: così il Liga introduce “Leggero”. Arrivano le note di “Ho perso le parole”: i fan non hanno sicuramente perso l'energia e la cantano tutta; sul led wall scorrono varie lettere che vanno a comporre le parole “Credi” e “Credici”.
Poi è il momento dell'anteprima de “La vita facile”, il primo brano inedito tratto dal nuovo concept album Made In Italy” in uscita il 18 novembre. “È una storia di un uomo che riflette sulla sua vita e pensa a quello che gli è successo ma, soprattutto, a quello che non gli è successo”, spiega il Liga. Il riff iniziale è puro rock, sul led wall scorrono i versi della canzone: “Chissà com'è la vita facile, chissà quand'è, chissà dov'è, ce l'ha con me la vita facile, la vita che aspetta e so che mi aspetta dev'essere stata tenuta da parte” e ancora “In un Paese che fa finta di cambiare e intanto resta a guardare”. Poi “L'odore del sesso”, accompagnata dall'ombra sul maxi schermo di una ragazza che balla in maniera sensuale avvolta da fasci di luce gialla e viola, e “Quella che non sei”: Ligabue è ancora tra i fan, stringe le loro mani.
La canzone che sto per fare è tra le meno conosciute del mio repertorio. Ha 11 anni, l'ho fatta solo una volta dal vivo per motivi emotivi. È passato tanto tempo e credo di poterli padroneggiare ora questi motivi”: l'atmosfera si fa più intima e raccolta per “Lettera a G”. Dopo “Il giorno dei giorni” e “I 'ragazzi' sono in giro”, un altro inedito: “Ho fatto in tempo ad avere un futuro” che, come ha spiegato il rocker di Correggio, racconta la disillusione dovuta alle promesse che la politica ha fatto e poi non ha mantenuto: “Ho fatto in tempo a imparare a volare senza dover guardare giù, e non conoscere certe paure che nel frattempo sono di più. Si trova sempre una ragione per brindare o ricordare o dimenticare, oppure stare solamente svegli al limite dei sogni; trova sempre una ragione per restare o continuare o ricominciare o scivolare sugli stessi sbagli al limite dei sogni”.
La scaletta è ancora ricca, Ligabue è più carico che mai, il pubblico fa festa. Con “Piccola stella senza cielo” Luciano è di nuovo in mezzo ai fan e duetta con loro: “Ti scioglierai”, canta lui, “Dietro a una scia un soffio, un velo”, rispondono loro. E per il finale del brano, un medley internazionale di classici rock, da “Riders on the storm” dei Doors a “Because The night” di Patti Smith, e un assolo di sax. “Metti in circolo il tuo amore” dà il via a un set acustico (“È una canzone che non ha quasi mai suonato e non so perché dato che è una delle mie preferite”), che continua con “Non è tempo per noi” e “Lambrusco & Pop corn”. “Dottoressa” è l'inedito successivo: “Il protagonista si trova in un angolo della vita, decide di fare qualcosa ma subisce un trauma e finisce all'ospedale dove incontra una dottoressa molto brava”, racconta il rocker prima di intonare: “Dottoressa mi guarisca, metta insieme tutti i pezzi di quel che resta, faccia presto, c'è da fare un po' di pulizia nella testa”.
Si prosegue con “Un colpo all'anima”, “Il muro del suono” e “Il giorno di dolore che uno ha”: per questo brano, sullo schermo c'è un filo spinato, nuvoloni grigi e la sagoma di una donna che cammina. Per il finale, mani in alto e si salta con “Balliamo sul mondo” e “Tra palco e realtà”. Poi i bis. Si parte da “G come Giungla”: il nuovo singolo è uscito da meno di un mese ma lo conoscono già tutti a memoria, anche perché è il brano più trasmesso dalle radio. Poi l'immancabile “Certe notti”: tra il pubblico, telefonini spiegati, scintille di fuoco e molti abbracci. “Valeva la pena di aspettare 370 giorni per avervi tutti qui. Non ho ancora capito come funziona con le canzoni, voi avete deciso che la dovessi suonare sempre. Non è mai stata un singolo ma siamo qui a festeggiare i suoi 25 anni. L'abbiamo già fatta ma adesso tocca a voi... con la mia complicità”. Così Ligabue prende la chitarra e saluta i fan con il brano che ha aperto il Liga Rock Park, “Urlando contro il cielo”. E stasera, domenica 25 settembre, si replica, con altri 50mila spettatori.
L’evento sarà trasmesso il 23 novembre su Fox Live.
Chiara Cipolla per Radio Italia