“Per me questi sono stati, e rimarranno, 40 anni di una storia meravigliosa manageriale al fianco di un grande artista come Luciano Ligabue, ed è davvero molto più di quanto mi potessi aspettare dalla vita”: con queste parole, Maioli ha scelto di iniziare la lettera di “dimissioni” che Ligabue ha pubblicato su Instagram. "Maio" (così lo chiama il cantante) ha spiegato che, ora, a 65 anni, sente il bisogno di dedicarsi alla sua vita e ai suoi hobby (“godendomeli con la giusta leggerezza nella mente”). In più l'attuale mondo musicale non lo stimola più, non lo diverte, anzi lo trova “assurdamente complesso” e poco “appassionante”. Alla fine ha voluto ringraziare il rocker (“per l’opportunità datami 40 anni fa”), i suoi fan (“per le grandi emozioni che mi hanno regalato”), i musicisti e gli altri professionisti che ha incontrato (“in questo splendido lungo ed emozionante viaggio dentro la musica italiana”). Ha infine tenuto a precisare che la sua amicizia con l'artista continuerà (“per il piacere che ci procura”).
Ligabue ha risposto, augurandogli di ritrovare la passione e la voglia di divertirsi in un’altra “occupazione” oppure nel tempo libero che si prenderà. Ha anche ripercorso la loro storia iniziata 40 anni fa a Correggio e caratterizzata da tanti “sogni inimmaginabili, smisurati” realizzati.