Ecco la video intervista #atupertu.
START. I singoli dell'album sono Luci d'America, Certe donne brillano e Polvere di stelle: tutti questi riferimenti “luminosi” vogliono dire che il mondo ha bisogno di “luce”, di chiarezza, di pensieri “luminosi” e positivi? “Di luce abbiamo bisogno e credo sia più facile raccontarla dopo aver passato momenti bui, io ad esempio venivo da un momento un po’ difficile del mio passato”.
Luciano ha subìto un intervento alle corde vocali che lo preoccupava molto ma poi è tornato a cantare come sempre: “Credo non sia un caso che si parli tanto di luce in questo album. Caravaggio diceva che succede tutto nella luce, nelle tenebre non accade nulla”. Il testo del nuovo singolo Polvere di stelle dice “Ho bisogno di te che hai bisogno di me per cambiare il tuo mondo”: “Cambiamo il mondo cominciando a cambiare noi stessi e per farlo abbiamo bisogno degli altri” spiega il rocker.
TOUR. A proposito di “mondo”, nel 2019 cadono i 25 anni di A che ora è la fine del mondo e i 20 anni di Miss Mondo. Festeggerà questi compleanni in qualche modo, magari nella scaletta della tournée? “Non ci avevo pensato francamente. ‘A che ora è la fine del mondo’ sarà in scaletta, l’ho prevista, sarà un modo per festeggiarla sicuramente; ‘Miss Mondo’, ora che mi ci hai fatto pensare, provo a vedere come fare eventualmente…”
Tra poco più di 2 settimane Ligabue darà lo Start al Tour 2019, con il nuovo batterista Ivano Zanotti: Luciano ha mai pensato di “ingaggiare” per i live il figlio Lenny, che ha suonato la batteria in un brano del disco? “Ho provato a sondare e ho capito che ci tiene ad avere la sua storia indipendente, poi francamente è difficile far esordire qualcuno che non ha ancora un’esperienza professionale in situazioni di questo tipo, a me non sarebbe dispiaciuto ma ho capito che forse anche per lui non era il momento giusto”.
LOREDANA BERTE’. Zanotti ha suonato anche con la Bertè, “la più punk tra le cantanti italiane, la vedo così”, per la quale il Liga ha scritto il brano È andata così. Ha altri progetti in vista come autore? “No, al momento sono super preso da tutto quello che riguarda il tour. Poi le collaborazioni capitano sempre in modo molto occasionale: quella volta è successo che Fiorella Mannoia produceva l’album di Loredana e mi chiese se non avessi un brano per lei, mi piaceva molto l’idea e sono contento, perché mi sembra che quella canzone le stia cucita abbastanza addosso e lei l’ha interpretata in una maniera pazzesca, è veramente una cantante con un’impronta speciale: quando lei canta, cambiano le cose, succede questo”.
INTER. Siamo in Piazza Duomo a Milano per RADIO ITALIA LIVE - IL CONCERTO e Luciano è tifoso dell'Inter, che ha appena concluso il campionato di calcio di Serie A battendo l’Empoli per 2-1 e strappando un posto in Champions League all’ultima giornata della stagione: “L’Inter è una squadra che non va bene per i cardiopatici, ieri sera ho rischiato una serie di colpi di cuore uno dietro l’altro, però è pazzesco come ogni volta ci siano delle cabale stranissime: anche stavolta, con tutto quello che è successo perché la partita è stata drammatica, l’Inter ha fatto il gol decisivo all’81esimo minuto, esattamente come l’anno scorso contro la Lazio, questa cosa è davvero impressionante: magari non meritava di vincere contro la Lazio e forse neanche ieri sera ma in tutte e due le partite la situazione si è risolta nello stesso minuto, quindi una cosa molto particolare”.
Tornerà mai in campo la Dinamo Rock, la nazionale dei rockers italiani? “Se accadrà, lo farà con altri perché ora io forse potrei solo come massaggiatore…”.