DIAVOLO E ACQUA SANTA09 feb 2023

Lazza e Emma: “Il magnetismo tra noi due è incredibile”

I due artisti, accompagnati dal primo violino della Scala di Milano Laura Marzadori, si esibiranno sulle note de “La fine” di Nesli durante la serata delle cover (10 febbraio). 

Lazza ed Emma, ospiti al Fuori Sanremo Intesa Sanpaolo di Radio Italia solomusicaitaliana, hanno raccontato ai nostri conduttori Mauro Marino e Manola Moslehi il forte rapporto artistico e umano che li lega. Il rapper, che ha debuttato in gara al Festival di Sanremo con “Cenere”, è attualmente alla settima posizione della classifica degli artisti in gara. Nella serata delle cover (10 febbraio), Lazza ed Emma, accompagnati anche dal violino di Laura Marzadori, canteranno “La fine” di Nesli.
Bentornati! Emma, tu a Sanremo sei di casa, ma ormai anche tu, Lazza, lo sei.
Emma: Bisogna sfatare un falso mito. In realtà, io sono diavolo e lui l’acqua santa. Ieri ha cantato con un’empatia pazzesca, meglio delle prove generali.
Lazza, hai rivisto la tua esibizione? Sei autocritico?
Lazza: Sono parecchio autocritico. Mi sono rivisto: è andata molto bene, non voglio essere presuntuoso. La cosa che mi fa più felice è essere stato apprezzato da chi non mi conosceva, ma anche da chi mi conosceva. La gente ha detto “sei tu”, senza pregiudizi. Ha capito che non mi sono snaturato per Sanremo.
Sei rimasto te stesso. Del resto tu hai cominciato con lo studio della musica prima del rap…
Lazza: Le cose sono andate di pari passo: lo studio della musica e il rap.
Perché hai scelto di cantare con Emma nella serata delle cover?
Lazza: Perché Emma è mia zia.
Emma: Meglio sorella grande! Anzi cugina, suona meglio.
Come è nata la vostra collaborazione per Sanremo?
Lazza: Le ho mandato un messaggio bellissimo, che non si può ripetere. Del resto, Emma è più rapper dei rapper.
Emma, bisogna riconoscerti che sei molto attenta alle nuove generazioni e che dai molte possibilità agli artisti “emergenti”. Sei un nome importante della musica italiana che sostieni nuovi artisti.
Emma: Credo che le possibilità si danno e si ricevono. Lazza mi dà la possibilità di cantare altri generi. Stiamo parlando di un artista che ha battuto molti record e ha fatto un bellissimo album. È un ragazzo che ci mette la testa nelle cose che fa. Lo reputo un grande artista: sto imparando un sacco di cose da lui.
Lazza: Grazie Emma. Lo so che Emma è una persona schietta e che dice le cose in faccia, per questo ci troviamo bene insieme. Sono contento di fare questo duetto con Emma e Laura Marzadori, il primo violino della Scala di Milano. Sei stata fondamentale, Emma, in questi giorni che ero tesissimo con la tua presenza al mio fianco. Se caso mai smetterai di fare la cantante, potresti fare il motivatore nella vita.
Emma: I motivatori funzionano solo quando dall’altra parte ci sono  persone che sanno ascoltare.
Parliamo del vostro duetto: avete scelto “La fine”, canzone incredibile di Nesli e ripresa poi anni dopo da Tiziano Ferro. La scelta di questa canzone come nasce?
Lazza: Ho voluto farla io. Da rapper, fare una cover è sempre un po’ traumatico. Ho scelto una canzone che mi piace e che mi emoziona. L’arrangiamento del pianoforte lo ho riscritto io. Forse bisognerà distribuire i fazzoletti tra il pubblico dell’Ariston.
Non è semplice da cantare questo brano…
Lazza: Spacca, fidati.
Emma: Quando siamo arrivati a Sanremo per la prima prova, stavamo ascoltando la prova dell’orchestra e quando sono partiti gli archi siamo partiti a piangere a fontana e ci siamo abbracciati perché è stato un momento magico. Non si può calcolare sempre tutto a tavolino: l’intesa tra due artisti, quando è vera, non la puoi contenere. C’è un magnetismo tra noi due incredibile. Lazza è una persona di una grande sensibilità, è proprio forte come personalità e come persona.
Perché hai scelto di coinvolgere anche Laura Marzadori, il primo violino della Scala?
Lazza: È come se Emma e Laura fossero due anime che io ho dentro di me. Emma è super strong, Laura è angelica. Lei al violino è un po’ come me al pianoforte. Sono due cose complementari per me e mischiate insieme per me sono vincenti.
Quando hai iniziato la tua carriera, ti saresti mai immaginato di arrivare a Sanremo?
Lazza: Non mi sono mai fatto nessun tipo di film. Non me lo aspettavo, ma mi piace mettermi in gioco e mi piacciono le sfide.
Bisogna ringraziare Amadeus, che riesce coinvolge tanti artisti come voi…
Lazza: L’unica cosa brutta di Amadeus è che interista!
Emma, tu invece cosa farai dopo Sanremo?
Emma: Vi dico solo che sto lavorando a nuove canzoni.