News22 mar 2018

Laura Pausini, “Fatti sentire” a Radio Italia: “Non sono una Wonder Woman”

Presenti anche la figlia Paola, Paolo Carta e gli autori Virginio e Daniel

Laura Pausini, la donna dei record, presenta a Radio Italia solomusicaitaliana il suo nuovo album “Fatti sentire”, che è stato anticipato dal singolo “Non è detto”: “Sono tornata a casa. Vedo che qui canche la Romagna, la mia terra, le mie radici”. Intervistata da Mauro e Manola nel Verti Music Place, l'artista parla di ansie e sogni, del messaggio del disco, delle anteprime live al Circo Massimo di Roma, del tour e dell'anniversario di fidanzamento con il compagno e musicista Paolo Carta.
Dato che tutti ti conoscono molto bene, sapranno anche che oggi è una data importante...È il mio anniversario di fidanzamento con Paolo. Non vedevo l'ora che arrivasse mezzanotte per scriverlo sui social. Lui le cose personali preferisce tenerle per sé, io non ci riesco quindi deve sopportarmi. Poi c'è la piccoletta (Paola ndr) che sta già cantando e ballando”.
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Sei la donna dei record. “Fatti sentire” è andato primo su iTunes in meno di 10 minuti. Ci hai fatto il callo hai comunque sempre un po' di ansia da prestazione ogni volta che esce un nuovo disco?Ho l'ansia, perché penso: 'E se questa volta non succede?'. Quando mi hanno proposto di fare il Circo Massimo, la mia prima risposta è stata 'Sì, subito, che bello', mi sono gasata. Dopo due o tre giorni, visto che i biglietti non erano ancora usciti, mi è salita un po' di ansia perché i giornali titolavano: 'La prima donna al Circo Massimo'. Se però non riempi subito scrivono: 'La prima donna che non ha riempito'. Sento una grande responsabilità perché ogni volta parlo per me ma anche per la categoria di noi con le tette”.
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Parliamo del disco “Fatti sentire”, che è un messaggio... È la prima volta che faccio un album con un titolo che non corrisponde a una traccia dell'album. Va bè, i primi due si chiamavano 'Laura' e 'Laura Pausini', che fantasia... In realtà volevo copiare il mio idolo Whitney Houston: i suoi primi lavori si chiamavano 'Whitney Houston' e 'Whitney'. 'Fatti sentire' è venuto con difficoltà, ho cercato per tanto un titolo che raccontasse il disco. Le 14 canzoni parlano di persone che prendono decisioni e che devono quindi farsi sentire. 'Fatti sentire' è un po' dedicato anche a me, anche se sembro così sicura di me e le mie amiche mi chiamano 'Wonder Woman' a volte mi sento così stanca. È un titolo per darsi coraggio, per dirsi: 'Me ne devo fregare se non piaccio a tutti, non devo mostrare una parte di me che non esiste'. Quando faccio la coach nei talent, a volte vengono dei ragazzi vestiti bene, parlano con un gergo che funziona, portano la canzone giusta; quando arrivano alla semifinale sono ragazzi diversi: io li ascolto, cerco di farli parlare, di fare uscire quello che sono. A volte scopri che avevano fatto certe cose solo per fare colpo. Noi invece cerchiamo qualcuno che ci insegni qualcosa di nuovo, di diverso”.
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Prima hai detto che non ti senti Wonder Woman però dopo le due date al Circo Massimo parti in tour: Stati Uniti, Argentina, Messico...È una parte un po' stancante fisicamente ma è il vero motivo per cui ho scelto di fare la cantante. A me piace anche la promozione a dire la verità. Alcuni amici preferiscono stare in studio e mi dicono: 'Tu sei pazza, fai troppo, poi lo fanno fare anche a me'. La parte di ricerca della canzone e dei demo è bellissima, ma a me piace di più cominciare a girare. Quando ero piccola invece non mi piaceva troppo viaggiare, ero contenta che la città più vicina a Solarolo fosse Faenza, a 15 chilometri”.
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Tu viaggi molto. È per questo che hai presentato il disco su un aereo...A dire la verità l'idea è stata di Dalia Gaberscik. Lei spesso mi chiama e mi dice: 'Domani devi fare questo'. E io: 'No, non posso, domani sono là'. E lei: 'Allora mettiamo questo impegno settimana prossima'. E io: 'No, ti ricordi che torno?'. Così alla fine mi ha detto: 'Senti, invitiamo tutti in aereo, fai vedere cosa fai dato che sei sempre in viaggio'. Io poi ho sempre desiderio di fare hostess, ho anche il vestito, prima o poi lo metterò”.
Quest'anno festeggi 25 anni di carriera. Tra 25 anni quali altri sogni avrai da toccare con mano?A me non piace avere una meta, da bambina, sì, avevo dei sogni, come avere una figlio. Se ho una meta faccio di tutto per conquistarla poi però una volta che ci riesco finisce tutto. Allora preferisco avere molte idee e curiosità e non traguardi. Poi in 25 anni cambiano tante cose, sono partita con le cassette, poi sono arrivati i cd, ora il digitale. Chissà dove mi fanno ascoltare la prossima volta...”.
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L'album sta andando benissimo, ai primi posti nelle classifiche mondiali. Ci saranno 10 date italiane oltre alle due al Circo Massimo...Si parte l'8 settembre da Milano, non mi ricordo tutte le date ma ci siamo dal nord al sud. Non vedo l'ora”.
Per i live al Circo Massimo hai invitato gli autori del disco...Sì, alcuni sono qui, Virginio e Daniel Vuletic, venite. Ci sarebbe anche Paolo Carta ma lui non ama molto apparire. Dai lo chiamiamo? Ci sono tanti autori nel disco, c'è anche una ragazza molto brava, Giulia Anania. Quando ascolto una canzone di Daniel, anche se non so che è lui l'autore, capisco subito che l'ha scritta lui. Virginio l'ho chiamato per fare una canzone insieme, per darmi una mano. Direi che anche Paolo lo conosco”.
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