#Atupertu16 dic 2021

L’Ultimo Girone dei Litfiba: Piero Pelù fra i Lussuriosi, Ghigo Renzulli fra i Golosi

La video intervista prima dell’ultimo tour insieme: “Siamo più litigiosi degli Oasis”

Dopo aver annunciato l’ultimo tour dei Litfiba, Piero Pelù e Ghigo Renzulli hanno incontrato #atupertu la redazione di Radio Italia solomusicaitaliana e hanno parlato di cosa sono riusciti a fare insieme in questi 40+2 anni, del grande affetto che li lega e del loro carattere litigioso.
Nella video intervista hanno anche svelato dove si vedrebbero bene all’Inferno, perché si meritano anche il Paradiso e come vedono il futuro del Rock italiano dopo nel post-Litfiba.

#atupertu con i Litfiba (16/12/2021)

Dopo 40 anni di carriera e due anni di stop a causa del Covid, è tempo di bilanci: “La cosa più grande che hanno lasciato i Litfiba è il bene che ci vogliamo e poi, spero, tante canzoni”, spiega Piero. Ghigo concorda al 100% e aggiunge: “Soprattutto, penso, anche il fatto di essere stati precursori del Rock cantato in italiano, perché prima il rock era cantato in inglese e basta”.
L’ultimo tour dei Litfiba si intitola “L’ultimo Girone”, un nome di eco dantesca che fa subito pensare ai dannati dell’Inferno. Piero ci scherza sopra: “Io mi vedrei bene nel girone dei lussuriosi sia nell’Inferno che nel Purgatorio, perché alcuni gironi dell’Inferno si ripetono anche nel Purgatorio, magari con la speranza poi di arrivare anche all’Eden” e Ghigo non finirebbe molto lontano da lui: “Io invece sono uomo di grande stazza e di grandi porzioni e sto benissimo nel girone dei lussuriosi, ma anche in quello dei golosi”.
Ma la verità è che i Litfiba non andranno all’Inferno: “Noi ci meritiamo il Paradiso per la pazienza che abbiamo avuto in questi anni, perché noi siamo i più litigiosi del mondo, più degli Oasis, litighiamo per qualsiasi cosa. Litigheremmo anche per come tagliare il dolce di Ghigo fra poco, infatti lo sta stagliando la nostra assistente per evitare che si litighi. Noi ci meritiamo il Paradiso per la pazienza, anche per la perseveranza però… per la coccia dura!”. Hanno spiegato i due artisti, aggiungendo: “Le piccole discussioni ci sono sempre state un po’ su tutto. Tu tieni conto che i Litfiba hanno fatto 13 album in studio, uno diverso dall’altro. Non ci siamo mai ancorati e mai adagiati su nessun successo, anzi quando abbiamo raggiunto il grandissimo successo ci siamo pure separati per nove anni, pensa te come siamo fatti!! E quindi il fatto di mettere sempre in discussione quello che si è fatto, naturalmente, crea tensioni che però trovavano nel disco successivo la forma migliore. Però le vibrazioni musicali, soprattutto sul palco, ci hanno sempre messo d’accordo”.
Anche se i Litfiba chiuderanno la loro carriera da rock band con questi ultimi concerti, il Rock italiano sembra restare in buone mani: “Le generazioni del Rock italiano sono tante. Già dagli Anni ‘90 è venuta fuori una nuova generazione di rockers: mi vengono in mente i Negrita, i Marlene Kuntz, gli Afterhours, i Verdena… tutte band che tutt’oggi sono in grande attività e quindi gli facciamo i migliori auguri per la loro creatività e il loro futuro. Poi c’è l’ultimissima generazione di cui i Måneskin sono un po’ i portavoce, però in realtà tantissime sono le band nuovissime. Esiste un sottobosco veramente nutrito di bravissimi musicisti e bravissimi artisti, ma fanno fatica perché ci sono pochi posti per suonare al giorno d’oggi, a differenza di quando abbiamo iniziato noi, che c’erano tanti spazi per suonare. A loro diciamo: ‘Abbiate pazienza e resistete sempre!’”. E sono parole che arrivano da chi la gavetta l’ha fatta veramente!
L'ultimo tour dei Litfiba parte da Padova il 26 aprile e i biglietti sono già disponibili.