In occasione di questo speciale anniversario, anche il mondo della musica si è unito per celebrare il palpitante match deciso nei tempi supplementari dal gol di Gianni Rivera.
Partiamo da chi c’era e ricorda ancora oggi in modo indelebile quella partita, come Gianni Morandi. “Italia-Germania del 1970 è la partita che mi ha emozionato di più nella mia storia di tifoso e di amante del calcio”, racconta l’Eterno Ragazzo. “Ricordo l’emozione, noi che finalmente riusciamo segnare, poi loro pareggiano, i tempi supplementari... E finalmente quel gol di Rivera incredibile: tutte le volte che lo rivedo mi emoziono. Forza Italia!”.
Davanti alla televisione, in quella sera del giugno 1970, c’era anche Enrico Ruggeri: “Non sapevo che stavo per guardare la partita più incredibile forse dell’intera storia del calcio”, racconta il cantautore. Enrico è in grado di ricostruire con precisione l’andamento dell’intera semifinale: “I ricordi sono fantastici. Una partita vista e rivista, celebrata nella letteratura e nel cinema, vinta contro i nostri rivali storici”, dice ripercorrendo il match dal tragico pareggio tedesco nei minuti di recupero fino al trionfo nei tempi supplementari. “Immagino cosa sarà successo a Rimini e nelle spiagge, tra i turisti tedeschi e gli italiani, e cosa sarà successo tra i nostri lavoratori in Germania”. E poco importa se in finale la Nazionale perse con il Brasile di Pelé: “Nella partita delle partite, in quello stadio Azteca, c’eravamo tutti noi italiani”, conclude Ruggeri.
Parliamo di una partita così memorabile da ispirare anche “È goal!”, la canzone di Edoardo Bennato che celebra la magia del calcio. “Sulla scia dell’imprevedibilità, scrissi questa sigla, anche nel ricordo di Italia-Germania 4-3. Tutta giocata sul filo dell’imprevedibilità e sulla imprevedibile gioia finale”, ci ha raccontato l’artista partenopeo dopo averci regalato un frammento di quel brano.
Raf era solo un ragazzino quando la semifinale si disputò a Città del Messico: “Era il 1970 e avevo 11 anni e con un gruppo di amici, con le nostre bici, andammo a vedere questa partita nel bar del paese. Quella partita che poi diventò ‘La Partita del Secolo”, ricorda con grande piacere. “Quella sera mi addormentai veramente tardi, perché ero ancora sconvolto dall’emozione”. Nonostante la sconfitta in finale, per Raf questa rimane la partita da “ricordare per sempre”.
Non a caso, fu la partita che, a quasi 6 anni, fece scattare la passione di Marco Masini per questo sport. “La guardai insieme a mio padre in salotto e lo vidi esultare”, ricorda l’artista. “Mi innamorai talmente tanto di lui che poi il calcio fu una conseguenza, l’amore nacque in maniera spontanea”. Per Marco, Italia-Germania è la dimostrazione di intelligenza e freddezza: “Forse qualsiasi altro giocatore, al posto di Rivera, avrebbe tirato una fiondata all’incrocio dei pali per evitare rischi. Lui invece la piazzò come fece Baggio nella partita contro la Nigeria nel ’94. Mi piacerebbe vedere ancora gol come quelli e giocatori come loro”.
Gigi D’Alessio, invece, era troppo piccolo per ricordare quella semifinale, ma ha recuperato nel tempo. “Nel 1970 avevo solo 3 anni, ma queste immagini indimenticabili le ho viste e riviste tantissime volte”, dice nel suo video-messaggio a Radio Italia. “La cosa che mi è rimasta impressa è quel magnifico gol di Gianni Rivera, campione dei campioni. Un bacio grande e sempre forza Italia”.
Max Pezzali, che all’epoca era ancora più piccolo di Gigi, definisce Italia-Germania una “storia di assenza”: “Non l’ho vista, avevo 2 anni, però ne ho sentito tantissimo parlare. I più grandi ricordavano questa Nazionale resiliente, capace di andare contro la corazzata tedesca che in quegli anni vinceva tutto”. Per fortuna, Max può ricordare anche la gioia degli anni successivi: “Per quelli della mia generazione, è stato bello smentire i più vecchi, dicendo nell’82: ‘Avete visto che si può rifare?’”.
Ermal Meta, invece, inserisce Italia-Germania del 1970 direttamente tra quelle partite che avrebbe tanto voluto vedere dal vivo. “Ho potuto vivere un’emozione simile durante il 2006, ma credo che non sia proprio stata la stessa cosa. È stato un batti e ribatti di emozioni e poi alla fine Gianni Rivera ha risolto la situazione e ha messo il cuore in pace a tutti gli italiani”, spiega Ermal in questo video, prima di mandare un abbraccio a chi ha vissuto quell’epica partita.
Alex Britti, infine, è un altro che non c’era 50 anni fa, ma che ha potuto rivivere le emozioni della semifinale mondiale attraverso il racconto dei più grandi: “Italia-Germania, più che una partita, è una leggenda”. Il cantautore la ricorda così, tra vantaggi e pareggi continui, e aggiunge: “Si parla di quella partita con un’ansia sportiva importante che ha sconvolto quelli che l’hanno vista, tant’è che poi hanno influenzato le generazioni a venire come la mia”.