Cinque partecipazioni a Sanremo, 6 in realtà perché ne hai fatto anche uno tra i Giovani. “Sì, avevo fatto un Sanremo giovani a novembre, nel 1993. Eravamo tutti giovani. Tra chi passò c'erano anche Giorgia e Bocelli, tante persone che poi sono riuscite nel loro grande sogno. In quell'anno Pippo Baudo poi aveva ripristinato l'orchestra”.
Fra gli autori del tuo brano sanremese Finalmente io, c'è anche Vasco Rossi che è tornato a scrivere per te... “Vasco ci azzecca sempre con me, ha trovato l'identikit di Irene, che è un'Irene consapevole, più grande che, pur con le sue fragilità, si perdona tutti gli errori della vita perché capisce che il canto e la bellezza della creatività sono doni da coltivare che danno gioia immensa ed eterna”.
Hai detto che cantare questo brano è stato un po' come guardarsi a uno specchio e vedersi. Come ti vedi? “Più matura. La tua ragazza sempre, scritto sempre da Vasco, aveva un riferimento all'altro, al piacere all'altro, Finalmente io è un pezzo più maturo, c'è una autoanalisi, ci vuole una vita per conoscersi”.
Guardandoti allo specchio vedi più pregi o più difetti? “Io purtroppo tendo a vedere più i difetti perché sono ipercritica. Però questa canzone, cantandola, mi fa vedere i pregi”.
Dopo le tue esibizioni, tu e Vasco vi siete confrontati? “Lui mi ha mandato un sacco di vocalini, ha fatto anche una sua interpretazione del verso 'Se vuoi fare sesso, facciamolo adesso, qui', da Los Angeles. Il bello delle collaborazioni è quando ci vedi tutte e due le persone. Io più canto questo brano più lo sento mio. Ho notato anche una differenza tra la prima esibizione e la seconda a Sanremo”.
Ci hai raccontato fuori onda che è stato divertente girare il video di Finalmente io... “Sì, innanzitutto perché il regista Giorgio Testi è un grandissimo, ha un taglio molto bello. L'abbiamo fatto a Firenze e abbiamo invitato un po' di amici miei, anche perché l'abbiamo girato pochi giorni prima del Festival, quindi era tutto segretissimo, non poteva uscire niente. Avevo bisogno di poche persone fidate. Rivederlo con loro che si divertono e ballano mi fa una grande allegria. Poi il mio bassista è un soggetto da cinema”.
Ci sono poi due importanti appuntamenti: il 19 e il 20 giugno apri i concerti di Vasco al Circo Massimo di Roma. “Wow, sono molto fortunata, sarà un bagno di folla e di energia. Speriamo di sostenerla, è da tanto che non faccio un concerto davanti a 100mila persone. Mi ricordo che, quando ho fatto Imola e San Siro, l'adrenalina non mi fece dormire per i tre giorni successivi”.
Finalmente io è il terzo brano che Vasco ha scritto per te.. “Sì, poi c'è stato anche un mio progetto particolare, Lungo viaggio, in cui lui ha offerto un cammeo con un'intervista cantata. Si trattava di musicare la vicenda di una persona che parla e che diventa un cantante nella vita quotidiana. Vasco raccontava il suo rapporto con il viaggio, sembra stia cantando, ma stava parlando. Da lì, ci è venuta l'idea di fare un pezzo nuovo insieme. Io gli ho detto 'Se ti viene un altro pezzo bomba...'. Lui ci ha pensato un po' e poi gli è venuto”.
Cosa ti passa per la testa ogni volta che ti guardi? Eri attentissima mentre guardavamo la tua esibizione del 2015 a RADIO ITALIA LIVE con La tua ragazza sempre... “Guardo tutto, ascolto, sento le differenze, perché ogni volta la canti un po' diversa. Una volta è il pubblico che ti ispira, una volta il periodo... Questa versione è intrigante ma morbida, mi è piaciuta”.
Passiamo al repack di Grandissimo, che contiene Finalmente io e un altro inedito, Devi volerti bene... “È un album che amavo molto, uscito a maggio. Visto il gran bel regalo di Vasco meritava un'altra chance. È un album di festeggiamenti per 25 anni di carriera”.
Finalmente io, Devi volerti bene. Oltre a essere un percorso artistico è un percorso umano. “Percorso è la parola che ho usato di più in questo ultimo anno. Sono 25 anni fatti di esperienze, emozioni, incontri, live che ti fanno diventare la persona che sei. In questo disco c'è il mio mondo. Ho voluto farmi conoscere così come sono e conoscermi meglio io stessa”.
Per la serata cover a Sanremo hai fatto una scelta particolare cantando La musica è finita. Perché? “Io ho sempre amato il repertorio anni Sessanta. La prima volta feci Estate. Insieme a Bollani sono andata a ripescare altri brani del passato, come Amore amore amore di Piero Piccioni con un testo di Alberto Sordi. Poi Sono come tu mi vuoi di Mina è stato un mio grande successo. Anche La musica è finita fa parte di quel mondo molto caro, mi piaceva dare voce a Califano e Bindi, due autori un po' fuori dal coro. Io sono attratta da questi personaggi un po' malinconici e maledetti, forse per contrasto con la mia solarità. Tra l'altro l'ho cantata con Bobo Rondelli che fa parte della nicchia italiana della cultura, va spesso al primo Tenco. Ci sono artisti che vengono un po' dimenticati dal grande pubblico e che invece vanno conosciuti”.
Il 25 agosto sarai all'Arena di Verona a festeggiare la carriera di una tua collega, Carmen Consoli. “Sono felicissima, abbiamo festeggiato insieme a dicembre il mio compleanno al Teatro Verdi. Lei è venuta nonostante fosse senza voce, ma mi ha regalato uno splendido accompagnamento con la sua chitarra in due canzoni. Ho una versione inedita de L'ultimo bacio: io e lei da sole con la chitarra di Carmen; è stato un momento molto bello ed emozionante”.
In Grandissimo ci sono altre collaborazioni.. “Sì, è un disco molto ampio, con un momento dedicato a collaborazioni. Ci sono quattro colleghe stupende, Loredana Bertè, Levante, Fiorella Mannoia e Carmen Consoli, e due maschietti, Stefano Bollani che mi ha accompagnato in Amore, amore, amore, e Sananda Maitreya (Terence Trent D’arby) che adesso vive a Milano in Time is on my side, portata al successo dai Rolling Stones; noi l'abbiamo interpretata in una versione più blues”.
Poi ci sarà il Grandissimo Club Tour... “Torno alle origini, ai locali dei miei primi dischi. Ad esempio, ci sono il Vox di Modena, che era il mio preferito, l'Alcatraz. ..Volevo andare in posti piccoli con i miei fan più autentici e sentire il basso nella pancia”.