Come ti senti? “Stasera ci divertiremo con le cover, è una serata molto più facile, senza tensione. Interpreterò ‘Solitary man’ del 1966 di Neil Diamond, conosciuta in Italia come ‘Se perdo anche te’, ma la eseguirò con un arrangiamento completamente diverso rispetto alle due versioni originali”.
In passato hai portato spesso all’Ariston idee molto originali. “Nel 2009, quando ero nei Giovani, ho duettato con Adelmo e i suoi Sorapis (un ‘gruppone’ formato dal papà Adelmo ‘Zucchero’ Fornaciari, da Dodi Battaglia dei Pooh, Maurizio Vandelli dell'Equipe 84, il maestro Fio Zanotti, il produttore Michele Torpedine e il bassista dei Nomadi Umbi Maggi ndr). Nel 2012, tra i Big, ho cantato in dialetto comasco con Davide Van De Sfroos e ho duettato con Brian May in ‘I who have nothing (Uno dei tanti)’, è stata un’emozione fortissima”.
A Sanremo presenti il brano “Blu”. “È stato scritto da Giuseppe Dati e Marco Fontana, io ci ho lavorato in un secondo momento, quando stavo preparando il nuovo disco. Appena l’ho ascoltato mi sono emozionata, ho avuto una botta emotiva: racconta il dramma dei migranti in modo molto delicato e rispettoso. La melodia lascia spazio all’intensità della mia voce”.
Il nuovo album si intitola “Questo tempo”. “È un disco molto più maturo, che arriva dopo il precedente 'Grande mistero' del 2012. Contiene 11 brani e tante collaborazioni con autori e amici che conoscono il mio modo di intendere la vita e che quindi mi hanno cucito addosso canzoni bellissime. In questo cd lascio da parte i sentimentalismi sdolcinati e ragiono sul mondo anche perché non sono più una ragazzina. In questi quattro anni ho girato il mondo sperimentando nuove sonorità, anche in acustico”.
Come ti sembra questo Festival? “È un festival molto bello, dietro le quinte si respirano un’armonia e una serenità maggiori rispetto agli altri festival che ho vissuto: forse la gente l’avverte e infatti gli ascolti vanno alla grande. Il clima è buono anche grazie a Carlo, che è un toscanaccio”.
Quali canzoni ti sono piaciute? “'La borsa di una donna' di Noemi e il gospel di Dolcenera 'Ora o mai più', molto difficile da interpretare”.