News27 feb 2017

In “Vivere e rinascere” un Michele Zarrillo che si rinnova nella tradizione

A Radio Italia ha elogiato il figlio che a 7 anni sa già suonare un po’ tutto

Oggi, lunedì 27 febbraio, Michele Zarrillo è stato ospite di Radio Italia è ha presentato il suo nuovo album “Vivere e rinascere” che è uscito il 10 febbraio e contiene il brano sanremese “Mani nelle mani”. In diretta con Paola Gallo, Michele ha raccontato dei mesi in cui ha lavorato al disco, di come ama approcciarsi ai suoi album e delle capacità musicali dei suoi figli.
Sei stato assente per un po’, ma in fondo è bello sentire la mancanza. Si gusta di più il ritorno!
8 anni sono abbastanza. In questo periodo mi sono successe tante cose, alcune poco piacevoli, ma poi tutto riprende un’armonia naturale. Andando a Sanremo mi sono detto ‘Chissà quanti si ricorderanno di me’. Ho avuto una grande dimostrazione di affetto e la canzone è piaciuta a tutti. È stato un Sanremo articolato”.
Non sei mai stato eliminato, quindi la tua canzone “Mani nelle mani” è piaciuta
Sono uno che quando si rimette in gioco fa dei bei dischi… Sto amando questo album giorno dopo giorno perché negli ultimi 3 mesi ho lavorato giorno e notte con Alessandro Canini, soprattutto la notte, ed è stato fatto in fretta. Poi è arrivato subito Sanremo e non me lo sono ancora goduto. Lo sto riscoprendo ora”.
Il tuo album si chiama “Vivere e rinascere”, è uscito il 10 febbraio e all’interno troverete il Michele che non tradisce le  sue radici però anche qualche novità…
La novità è un atteggiamento. La mia passione è quella di toccare tutte le corde dell’emozione e della musica. È l’atteggiamento che si cerca di avere nella vita, di non fossilizzarsi ma di abbracciare il sentimento in tutte sue sfaccettature e nei suoi tipi di comunicazione. Questa cosa si avverte dai miei dischi. La parte sanremese della mia carriera è rimasta nei ricordi delle persone per 40 anni. Vedere ragazzi di 20 anni che cantano ‘L’Acrobata’ o ‘L’elefante e farfalla’ mi emoziona: è molto bello. Le canzoni, quando hanno la prerogativa di non essere solo di tendenza ma di essere opere e classici, hanno anche la prerogativa di farsi ascoltare nel tempo. Dovremmo riscoprirlo un po’ tutti questo modo di fare musica”.
Scrivevi “L’amore vuole amore”, ora ti chiedi se “L’amore ancora esiste” e la risposta è?
La risposta è si. Quando si amava prima c’erano meno incertezze e si donava la propria vita all’altra persona completamente, però oggi c’è un altro atteggiamento mentale. La vita contemporanea ci porta a domande e alla voglia di capire da che parte vogliamo andare o potrebbe andare”.
Nei tuoi brani analizzi l’amore in tutte le sue sfaccettature
Ho un vantaggio: come sai sono un musicista e mi adopero per aiutare i miei autori, che ad esempio hanno scritto ‘Mani nelle mani’ e ‘L’amore ancora esiste’. Cerco di condividere e trasferire in musica quello che sento. Mi rendo conto che sono storie che solo quando si prova il testo in studio e si ragione insieme si capisce da che parte si sta andando. Si sta insieme e si cerca di capire le sensazioni individuali che ti da la canzone: si cerca di arrivare a qualcosa che possa lasciare una speranza, quella che l’amore possa essere anche eterno”.
Nel brano “Mille latitudini” dici “e non ho scuse valide se non quella di vivere
Si, in 3 minuti e mezzo racconto di viaggi mentali e non, e di tutte le cose. È meravigliosa per questo
Questo è uno dei disegni di “Vivere e Rinascere”, compratelo e ascoltatelo perché fare dischi costa
Costa tanto amore e tanta fatica, quella bella. Quando tornavo a  casa in orari impossibili ero pieno di adrenalina ed emozioni. Anche di notte, pensavo a come fare meglio il lavoro, a come migliorare. Nella fase di creazione è una sensazione fantastica. È quasi meglio il viaggio della destinazione”.
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I tuoi figli sono già coinvolti nella musica?
Il piccolino compie 7 anni ad aprile e suona già un po’ tutto. Mi fa pure un po’ di invidia perché ha anticipato i miei tempi. Io suonavo la chitarra e cantavo solo a 9 anni. Lui, sentendomi battere sul tavolo come faccio istintivamente, ha cominciato a copiarmi le configurazioni ritmiche. La piccolina fa la divetta invece. Potrebbe suggerirmi i testi delle mie canzoni: le ascolta una volta e le ripete”.