LA DIRETTA DI RADIO ITALIA17 nov 2021

Il Volo: “Cantiamo Morricone perché fa parte della nostra cultura, come la pizza”

Piero, Ignazio e Gianluca presentano “Il Volo Sings Morricone”, il disco dedicato al Maestro siciliano uscito a inizio novembre. Il trio canta due canzoni dal vivo (in modo pazzesco, senza scaldare la voce) e confessa: “Il pubblico ci manca”. Rivivi i momenti clou dell’intervista

Il Volo, in diretta a Radio Italia solomusicaitaliana, presenta il nuovo album ispirato dalla leggenda del Maestro Ennio Morricone e svela aneddoti curiosi, regalando al pubblico due canzoni dal vivo e un sacco di momenti da rivivere. L’intervista è stata condotta da Mauro Marino e Manola Moslehi.
Il nuovo album è dedicato a Morricone, come questa canzone ‘Se telefonando’, che avete appena fatto dal vivo senza scaldare neanche la voce.
Quando è nata l’idea di dedicare un album al progetto, è partito un percorso di studi complesso. Abbiamo scoperto che aveva scritto più di 500 opere. Morricone non è solo colonne sonore, ha fatto l'arrangiamento di tantissime canzoni. Grazie al supporto della famiglia, sono emersi diversi aneddoti. Ad esempio, per Se Telefonando, Ennio stava facendo la coda alla posta per pagare la bolletta della luce, quando sente la sirena dell’ambulanza e gli viene l’idea di questa melodia".
 
Quando e com’è stato il primo incontro con lui?
Era il 2011, lui stava lavorando in studio. Abbiamo cantato ‘È più ti penso’ diretta da lui in piazza Del Popolo. Gianluca gli ha dato del tu e il resto dell’orchestra è rimasto senza fiato. Era un tipo di poche parole ma dimostrava tanto. Le melodie di Morricone sono un po’ come la pizza per gli italiani, fanno parte della nostra cultura. Ha creato un genere a sé, lui è eterno”.
Avete iniziato da bambini e oramai siete uomini. Avete alle spalle 12 anni di carriera...
Il 30 sulla carta d’identità inizia ad avvicinarsi, non siamo più ragazzini. Pochi mesi prima del Covid, stavamo festeggiando 10 anni di carriera, questo periodo ha fermato il tempo”.
La copertina de “Il Volo Sings Morricone” ricorda i film di Sergio Leone. Come avete fatto a scegliere 14 brani del disco?
La cover è un ritorno al passato che non morirà mai, è quel vintage che prende tutte le generazioni. Riguardo alla scelta dei brani, abbiamo scelto i più famosi e quelli a cui siamo legati di più. Abbiamo trovato un punto d’incontro”.
Qual è la più difficile da cantare?
"Non è una questione di vocalità o di nota da raggiungere, ma di interpretazione, perché queste sono melodie. Forse, per rispondere alla domanda, ‘Amalia por amor’ perché era in portoghese, ma anche ‘E più ti penso’, per citarne un paio”.
L’uscita di questo album è stata anticipata da un grande concerto all’Arena di Verona, dove siete stati diretti dal figlio di Morricone, Andrea.
È stata un’esperienza bella, tornavamo in concerto per la prima volta dopo tanto tempo davanti a un pubblico, cantare tutte quelle melodie è stato emozionante. Il pubblico, ci manca, stiamo ripartendo con gli eventi ma sarà un processo lento e in salita. Presto torneremo ad avere la serenità di un tempo”.
C’è un momento della vostra carriera che ricordate con più affetto?
Difficile dirlo, ognuno ha il suo. Ad esempio, quando abbiamo cantato davanti al Papa, a Panama, per la Giornata Mondiale della Gioventù, è stato indimenticabile”.
Nel 2022 tornerete in tour 2022, insieme con l’orchestra.
Da marzo saremo negli Stati Uniti e poi gireremo un po’ in tutto il mondo. Ci teniamo a ricordare che canteremo in Italia in due occasioni: in estate (tra poco pubblicheremo le date), e in autunno. Sul palco puoi esprimere tutto, sei libero”.