Alcuni attori del cast, Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo e Roberto De Francesco, sono passati alla postazione di Radio Italia al Palazzo del Casinò per un’intervista con Luca Ward e Manola Moslehi.
Il film è tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo De Filippo, trasformato in chiave moderna.
De Leva interpreta il protagonista Antonio Barracano, “uomo d’onore” che con la sua carismatica influenza e l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti.
Il “Sindaco” della versione originale di De Filippo ha 75 anni, quello di Martone ne ha la metà.
“Il mio è un ‘sindaco’ criminale. L’abbassamento dell’età è dovuto alla volontà di guardare la realtà. I camorristi, che come ha detto anche Roberto Saviano non sono un fenomeno locale di Napoli, hanno già consumato la loro vita prima dei 40 anni, perché sono morti o finiscono in galera. Le giovani generazioni guardano a questi personaggi come a miti, vedono il loro apice, senza accorgersi che poi c’è una morte”, ha commentato Di Leva.
“Il sindaco del Rione Sanità è un’opera che ha 60 anni ma è attualissima”, ha aggiunto De Francesco.
Ma com’è lavorare con Mario Marone? “Lui è un intellettuale con cui riesci a parlare di calcio e di cose pesantissime. Ama i suoi attori e dà completo spazio a loro”, ha detto Massimiliano Gallo.
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