News27 feb 2019

I Negrita a Radio Italia: in tour tutto l'anno per i 25 anni di carriera

Svelano dettagli inediti sui prossimi concerti

Reduci dal Festival di Sanremo 2019, i Negrita sono venuti a trovare noi di Radio Italia Solomusicaitaliana. Tra una chiacchiera e l'altra, Pau, Mac e Drigo hanno dato delle importanti anticipazioni sui loro progetti futuri. “Vogliamo fare un tour che duri tutto l'anno. Diviso in tre tranche...".
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(Manola) Come stanno i ragazzi dopo Sanremo? Come è andato questo Festival?È stato bello. Nonostante non sia il nostro ambiente, abbiamo portato rispetto a quel palco su cui sono saliti artisti che hanno cantanto canzoni che hanno fatto la storia della musica”.
(Mauro) A Sanremo siete rimasti voi stessi. Anche se è nato con un arrangiamento di archi, il pezzo è al 100% dei Negrita”.
(Manola) La cosa curiosa è che dopo il Festival esce sempre una raccolta.I ragazzi stanno bene Best 1994 – 2019” contiene 32 canzoni, di cui tre inediti. Fotografa i vostri 25 anni di carriera... “I tre inediti sono diversi tra loro. Noi siamo abbastanza eclettici, abbiamo una curiosità innata, da musicista. Se vedeste le nostre raccolte, scoprireste che siamo musicisti che ascoltano tantissime cose”.
(Manola) Però siete sempre rimasti fedeli a voi stessi, al vostro stile... Quando il vecchio batterista, 16 anni fa, ha lasciato la band si è aperto un ponte. Abbiamo fatto un viaggio in Sudamerica. Abbiamo raccolto un po' di stimoli ovunque. Abbiamo mandato cartoline in musica. Il nostro è un percorso singolare: siamo una band italiana che suona in tutto il mondo”.
(Mauro) Siete soliti girare il mondo per raccogliere nuovi spunti...Anche per 'Desert Yacht Club' dello scorso anno siamo andati nel deserto americano. Il deserto è un luogo fantastico: ti isoli. Il deserto, insieme alla foresta, è un posto dove puoi ritrovare pezzi di te. Poi questi viaggi ci servono per trovare compattezza tra di noi”.
(Manola) Il video de I ragazzi stanno bene è pieno di contrasti, con anche degli aneddoti...Lo abbiamo girato sul confine con la Svizzera. Alle spalle avevamo la Svizzera e i piedi in Italia. I bambini che si vedono nel video erano in Indonesia. Il tempo per girare era pochissimo, visti gli impegni pre-Sanremo. Abbiamo vissuto un po' di disavventure, a causa delle quali siamo anche rimasti a dormire una notte in una baita. Vedendo il video sembra che faccia caldo, in realtà faceva freddissimo. La troupe in Indonesia, invece, ha avuto qualche problema con il maltempo. Nonostante tutti questi imprevisti, però, è uscito bene dai”.
(Mauro) Come avete scelto i brani de I ragazzi stanno bene Best 1994 – 2019?Purtroppo era inevitabile che alcuni brani siano rimasti fuori. Le tracce non seguono un ordine cronologico. Abbiamo fatto un mix. Ogni canzone è contraddistinta da un colore che indica l'album di appartenenza. Noi abbiamo molte anime. Era essenziale raggruppare i colori della musica e nono solo della grafica”.
(Mauro) Moltissimi, sui social, ci stanno chiedendo degli instore e dei live...Vogliamo fare un tour che duri tutto l'anno. Diviso in tre tranche: una primaverile che inizierà a marzo e che prevede 10 date, semi-acustiche; una estiva che farà tappa in piazze storiche e auditorium particolari. Durante i concerti si passerà da una dimensione teatrale a una elettrica. Sarà un qualcosa di nuovo per noi; una autunnale... abbiamo un'idea molto figa che però non possiamo dirvi”.
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(Mauro) Quindi arriverete ai mille concerti...Quando ci arriveremo, festeggeremo”.
(Manola) I momenti più importanti di questi 25 anni?Quando siamo partiti, zaino e chitarra in spalla, per il mondo alla ricerca di contaminazioni. Poi, siamo passati dall'essere una band di provincia a conquistare le altre province. Insomma, siamo passati dall'essere una band che studiava il suo dna a una rock n roll. (Pau) Per me, anche quando sono passato dal balbettare al prendere possesso del palco”.
(Mauro) È da 25 anni che fate dischi...A volte abbiamo dei momenti di crisi, ma a guardare bene ci siamo fatti un giro del mondo pazzesco. Siamo una famiglia e come in tutte le famiglie si litiga”.
(Manola) Non so se avete visto il video della ragazza americana che è rimasta ammaliata dalla vostra esibizione a Sanremo... Qual è stato il pubblico che avete trovato più caldo e accogliente?Essendo noi nati nel club, non volevamo andare fuori da questa dimensione. Quando suonavamo nei club non ce ne andavamo finchè la gente non saliva sui tavoli a ballare. Vorremmo innescare questa reazione sempre, però dipende dalle serate. A Tokyo ad esempio tutto faceva presumere che sarebbe stata una serata del cavolo e invece... Il club è piccolissimo. C'erano tanti italiani. In prima fila erano tutti giapponesi che si erano studiati il nostro repertorio, non riuscendo a beccare una parola. (Pau) Era bellissimo vedere che seguivano il mio labbiale, ma non beccavano una parola. Anche a Cordoba, un ragazzo italiano aveva portato un pullman di persone”.
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