News16 nov 2020

Guarda il video di Piero che libera Pelù (la tartaruga rock)

Ora è possibile seguire il tour della Caretta Caretta nel Mediterraneo  

Piero Pelù ha rilasciato al mare una tartaruga curata dal Centro di recupero e soccorso di Manfredonia, che ha rischiato di morire soffocata dopo aver ingerito un pezzo di plastica. L’animale è stato così ribattezzato Pelù e, grazie a un dispositivo satellitare, sarà possibile seguire il tour della tartaruga rock in tutto il Mediterraneo.
Prima di riportare la tartaruga nel suo habitat naturale, al largo delle coste di Manfredonia, Piero Pelù ha fatto visita al centro di recupero. L’artista, da sempre sensibile ai temi legati alla cura dell’ambiente, ha infatti deciso di sposare la causa della campagna Tartalove, che da anni si batte per la salvaguardia delle tartarughe della specie Caretta caretta nel mar Mediterraneo. Sui suoi social ha ricordato che non disperdere plastica in mare è il primo passo per salvaguardare tantissimi animali e che, insieme a Legambiente, sta organizzando tante iniziative come il suo Clean Beach Tour per ripulire le spiagge. Pelù ha anche lanciato un appello affinché il rispetto dell’ambiente venga insegnato prima di tutto dalle scuole.
Adesso che la tartaruga Pelù è guarita e libera, grazie a un dispositivo satellitare, sarà possibile tracciare i suoi spostamenti per sei mesi. In questo modo prenderà vita il progetto My Sea, che ha lo scopo di creare un geo-database accessibile a istituzioni, ricercatori, scuole e cittadini, per lo studio di questa specie di tartarughe nel nostro mare.
Oltre a seguire il tour della tartaruga rock, attraverso il sito ufficiale del progetto Tartalove, è possibile adottare simbolicamente una tartaruga in cura nei centri di recupero.