News19 apr 2016

Gli Stadio live a Milano. Curreri: “Qui Lucio Dalla mi manca di più”

Il tributo a Pantani, i “duetti” con Vasco Rossi e i Beatles “sul palco”

Il Teatro Nazionale sold out abbraccia gli Stadio di Gaetano Curreri, in concerto a Milano. Lo show si apre con note di pianoforte che accompagnano un’apparizione femminile sul palco, in un’atmosfera da sogno: “Ti ho preso poi difeso da quelli che così dicevano di amarti come me. Che bello il tuo sorriso, bella la gioventù” dicono i primi versi di “L’autunno ti dona”, brano che chiude l’ultimo album “Miss Nostalgia”, e raccolgono subito la standing ovation del pubblico. Prima di cantare “Copriti che fuori piove”, un video sul maxi-schermo mostra il saluto del batterista Giovanni Pezzoli: non può essere in tour per un malore che lo ha colpito nelle scorse settimane ed è sostituito sul palco da Adriano Molinari, già al fianco di Zucchero.
Gaetano racconta: “La storia degli Stadio è sempre stata un po’ in salita, una di quelle salite vigliacche. Ma abbiamo avuto con noi degli amici come le radio… ‘Coi dadi si stan giocando le stelle…’” e parte “Canzoni alla radio”, il brano presentato a Sanremo nel 1986 e arrivato all’ultimo posto. Trent’anni dopo, nel 2016, gli Stadio hanno vinto il Festival con “Un giorno mi dirai”, la lettera di un padre alla figlia: mentre la eseguono, sul palco appaiono la giovane dell’inizio dello show e una ballerina e scorrono le immagini del trionfo all’Ariston; nelle prime file c’è un’altra standing ovation. “Dopo questo Sanremo ci sentiamo come se fossimo Miss Italia. Ora ci vogliono tutti, anche in televisione, siamo andati cinque volte alla Vita in diretta… Certo sarebbe stato meglio vincere quando avevamo 20 anni… La nostalgia è dare un’occhiatina all’indietro per puntare al futuro, come vogliamo fare noi Stadio”. Infatti è il turno di “Miss Nostalgia”, title-track del disco e nuovo singolo, che comincia con il verso “Per cercare nuova ispirazione / ho inventato un cocktail col tuo nome”: “È una canzone da Milano da bere”, ci svela Curreri prima di salire sul palco in questo martedì 18 aprile, “Quali sono gli ingredienti del cocktail della nostalgia? Noi facciamo dei drink molto semplici, come gli Spritz”.
Dopo “Sorprendimi” del 2002, che il pubblico canta con le braccia al cielo, tocca ad “Anna che non si volta”: “Dalla nostra ricerca su Facebook è emerso che questa è la vostra traccia preferita del nuovo album. È una canzone sulle donne ed è dedicata a tutte voi: date ispirazione a me e Saverio Grandi. Quando scriviamo, osserviamo le donne: spesso, se prendono una decisione, chiudono la porta e vanno per la loro strada”. Dopo “La promessa”, incisa nel 2012 con Noemi, Gaetano racconta “Rimini”, la città della sua adolescenza, di Federico Fellini e di sua zia Liliana: “Per lei sono diventato un cantante perché da piccolo mi cantava ‘Vola colomba bianca vola’…”. Il primo tributo della serata è per l’indimenticato ciclista Marco Pantani con “E mi alzo sui pedali” del 2007: “Io sono un campione, questo lo so” dice il testo tra le immagini del campione, gli assoli di chitarra e i fiati di Maurizio Piancastelli in conclusione. Dopo “Perché” e “I nostri anni” del 2012, con Fabrizio Moro che "duetta" in video, arriva l’omaggio al compianto amico Lucio Dalla: “Lui ci ha dato la consapevolezza di quello che potevamo fare. Nell’album ‘1983’ e con questa canzone, ‘Noi come voi’, aveva previsto il futuro che stiamo vivendo: qui c'è il sax di Lucio!”.
Il brano successivo è “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla: è il brano con cui gli Stadio si sono aggiudicati la serata delle cover all’ultimo Festival. “Quando vengo a Milano, Lucio mi manca ancora di più perché mi vengono in mente tutti i concerti che abbiamo fatto qui”, ci confessa Curreri prima dello show, “Una volta siamo stati quasi un mese al Teatro Lirico per le tante repliche che dovevamo fare per accontentare tutto il pubblico. E poi mi viene in mente la canzone 'Milano': ‘Milano vicino all'Europa, Milano che banche che cambi…”, uno dei brani di Lucio che amo di più”. Con “Ti sto ancora cercando” la band ha suonato quasi tutte le nuove canzoni: “Il tour continua in estate. Il 19 giugno torneremo a Milano, al Carroponte, per una festa di Emergency”, svela il frontman che prima di una carrellata di successi spiega: “Con tutti i nostri brani potremmo fare cinque concerti con una scaletta sempre diversa”.
Il gruppo allora sfodera le storiche ballate “alla Stadio”: “C’è”, “Ballando al buio”, “Lo zaino” ed “Equilibrio instabile”, con il videoclip in cui recita Vittoria Belvedere: “Sulla felicità, il nostro amico Vasco dice che ‘è tutto un equilibrio sopra la follia… È vero!”. Su “Le mie poesie per te” le mani del Teatro Nazionale Barclays battono a tempo e su “Il segreto” c’è l’assolo finale di chitarra di Andrea Fornili che anticipa un medley rock: “Dammi cinque minuti”, “Disperato bisogno d’amore” e “Acqua sapone”: sullo schermo appare Carlo Verdone, anche insieme a Christian De Sica nel film “Borotalco”, mentre il pubblico canta in coro “Grande figlio di puttana”. Ed ecco Vasco Rossi: Curreri duetta virtualmente con l’amico in “La faccia delle donne” del 1984 e in “Tutti contro tutti”, traccia dell’ultimo album; la platea è in delirio, incitata dal bassista Roberto Drovandi. “Io e Vasco facciamo sempre cose nuove. Quando ci incontriamo, ci mettiamo lì ed escogitiamo qualcosa”, ci racconta Gaetano, “Appena sarò più libero io e sarà più libero lui, perché si sta preparando per i suoi 5 live, ci ritroveremo a passare dei bei pomeriggi a sognare, ragionare e progettare, come facciamo sempre quando siamo insieme”.
Tra le sculture luminose di Marco Lodola, che arricchiscono la scenografia insieme ai visual e ai giochi di luci, ci sono anche le riproduzioni in led dei Fab Four: la band esegue “Chiedi chi erano i Beatles” e intona “Hey Jude”, tra le evoluzioni della ballerina Giulia Tacconi. L’altra presenza femminile protagonista sul palcoscenico è Sara Foschini, figlia del tastierista e pianista Fabrizio e “figlia” degli Stadio per questo tour, di cui Radio Italia è Radio Ufficiale. “Dopo il Sanremo da ultimi dell’86, siamo stati ripudiati dalle case discografiche. Allora abbiamo scritto con Vasco ‘Bella più che mai’, vincendo per la prima volta il Disco d’Oro, che allora voleva dire davvero tante copie vendute”. Il gran finale è affidato a “Generazione di fenomeni”, “Stabiliamo un contatto” e “Allo stadio”, con tutti in piedi sotto al palco per gli ultimi saluti. Nella video-intervista integrale su radioitalia.it, per la rubrica "#atupertu" della redazione di Radio Italia, Gaetano Curreri ci svela anche gli esercizi con cui scalda la voce prima dei concerti e spiega agli artisti interessati come fare per mandare le proprie produzioni alla Giamaica, la società di edizioni che ha con Vasco. Radio Italia è al fianco anche del tour di Malika Ayane.
Francesco Carrubba per Radio Italia

#atupertu con Gaetano Curreri degli Stadio (Teatro Nazionale - Milano)