La cantante è tra le più attese di questo Festival: a poche ore dalla prima serata, si è raccontata al Fuori Sanremo
Al Fuori Sanremo è passata a trovarci anche Giorgia. Al nostro Presidente Mario Volanti, l’artista ha raccontato tutte le emozioni di questo momento, tra grandi aspettative e tanta voglia di vivere il Festival di Sanremo con il sorriso. Ecco il testo dell’intervista:
Abbiamo appena ascoltato “Quando una stella muore”. Io, invece, c’ero quando è nata questa stella al Festival di Sanremo. Ben arrivata!
Grazie carissimo! Adesso che è passato tanto tempo, l’emozione è ancora fortissima.
Forse perché c’è più consapevolezza…
Sì, c’è tanto affetto e molti ricordi che condividiamo: è commovente. Non ci avevo mai fatto i conti.
Tu ci pensi a quel periodo lì, quando sei diventata famosa? Quando hai realizzato che la tua vita stava cambiando?
Ci penso tanto in questi giorni, quando vengo qui a Sanremo, dove ci sono luoghi e strade pieni di ricordi. Tutto mi torna nella mente ogni volta che torno. Io all’inizio non mi rendevo conto. Anche quando venivo a fare le interviste da voi c’era un’attenzione nei miei confronti che non mi spiegavo. Questa incoscienza mi ha protetto da una serie di meccanismi. Poi ho capito che la mia vita era cambiata e che dovevo prendere una strada…
Io lo ripeto sempre, quando i giovani si presentano ai talent ci sono due possibilità: o si canta Mina o si canta Giorgia!
Dai, c’è anche altro. È una grande responsabilità che pesa tantissimo! Mi piace quando mi dicono “tua madre mi ha fatto ascoltare le tue canzoni”. Mi sembra un passaggio di testimoni.
Ho avuto il privilegio di ascoltare già la canzone del Festival, “La cura per me”, e devo dire che mi piace!
Non è facile dopo tanti anni trovare la canzone giusta per me e che rispetti quello che sono. Penso di averla trovata!
Diciamo che l’aspettativa è molto alta: hai una grande responsabilità!
Io vado a casa che ho da fare, purtroppo non ci sarò! (scherzando ndr.). Adesso sto preparando anche una mozione con tutti gli artisti per abolire le scale. Arriviamo con mille problemi e adesso pure le scale: gliel’ho anche detto a Carlo Conti!
Ci racconti della tua nuova esperienza da conduttrice: prima a Sanremo con Amadeus e poi a X-Factor. Come ti sei trovata in questa cosa diversa?
È stata un’esperienza molto ricca, dove ho imparato un sacco di cose. All’inizio ho avuto tanta ansia e paura, poi ho studiato tantissimo, mi sono fatta aiutare e mi sono quasi divertita. Poi, mi piace accompagnare i ragazzi in questa esperienza, essere uno strumento in una macchina più grande.
Diciamo che per gli artisti giovani sei come una sorella maggiore!
Per alcuni anche mamma. Molte dinamiche potevo capirle molto bene. Mi sono sentita a mio agio perché accompagnarli è stato un privilegio.
C’è da dire che i giovani cantano molto bene!
Sì, ci sono stati dei momenti davvero emozionanti. Sono attimi che ti danno stimoli, è un cerchio che gira. Quando ascolti qualcosa che ti piace è un bene perché ti spinge a cantare qualcosa di simile. Questa generazione di ragazzi è molto avanti, più preparati e più consapevoli rispetto a come eravamo noi negli anni ‘90.
L’esperienza da conduttrice è qualcosa che rifaresti o rifarai?
La rifarei! Prima, però, vediamo se arrivo viva alla fine di Sanremo!