Paoli canta “Una lunga storia d’amore” e “Sapore di sale” e tutti sono già ai suoi piedi. Le torce degli smartphone illuminano la platea, e l’atmosfera che si crea al Festival è semplicemente magica.
Al suo fianco, c’è Danilo Rea, come nella sua ultima partecipazione a Sanremo, sempre in qualità di ospite. “È Uno dei più grandi pianisti d’Italia e d’Europa”, dice Gianni. Il tocco di Rea, che da anni porta avanti un sodalizio artistico con il cantautore, impreziosisce stasera due dei pezzi con Gino Paoli ha attraversato le generazioni.
Amadeus non può fare altro che ringraziarlo. “Il piacere è mio, anche se questa è una gabbia di matti!”, dice, ricordando anche i tempi in cui conobbe un giovanissimo Morandi. “Tu mi insegnavi cos’era l’amore e cos’era la vita”, risponde Gianni.
Gino Paoli, però, non può andare via senza regalare l’emozione de “Il cielo in una stanza”. “È una delle canzoni più belle della storia della musica italiana. Quando la ascoltiamo, ci commuoviamo”, aggiunge ancora Morandi prima che tutto il pubblico possa confermare la sua affermazione.
L’edizione 2023 del Festival di Sanremo rappresenta per Gino Paoli l'ottava volta sul palco dell’Ariston, di cui 5 in gara. Il migliore risultato per il cantautore è il secondo posto del 1964 con “Ieri ho incontrato mia madre”.