L'ascoltatrice Pamela sfida Gigi D'Alessio in cucina a chi fa meglio “pasta patate e provola”, d'altra parte la sua maestria ai fornelli è ormai leggendaria: “Sono a disposizione per la sfida, anche perché oggi bisogna diversificare, visto che si parla di tornare a fare musica nel 2021! Speriamo che si risolva presto per tutti, per noi e anche per i ristoranti...”.
L'ascoltatrice Rosanna chiede al cantante se, quando questo incubo dell'emergenza finirà, farà un mega concerto in piazza a Napoli: “Assolutamente sì, ci pensavo proprio ieri sera, sento la voglia di fare una grande festa per Napoli e il Sud, una volta usciti fuori da quest'incubo. Siamo già più forti e innamorati e diamo più senso ai valori: il virus ha fatto questo, ho visto l'Italia più compatta”.
Brando domanda se a Gigi D'Alessio piacerebbe fare il direttore artistico del Festival di Sanremo: “Sì, sarebbe una bella sfida e un'emozione. È giusto che un direttore artistico metta attorno a sé una squadra che rappresenti diversi generi, perché la musica italiana è totale. Mi piacerebbe questa esperienza”.
Qual è il bilancio dell'ultimo album Noi due, in cui ci sono anche duetti d'eccezione?: “Il bilancio è positivissimo, per me la musica non ha mai avuto barriere: canto con Giusy Ferreri, Guè Pequeno, Fiorella Mannoia, Luché... Oggi un album diventa monotono se fatto come una volta, è bello aprirlo e ospitare persone di tutti i generi, diventa tutto ancora più bello”.
Il disco contiene anche canzoni in dialetto napoletano: “Ci sono brani che nascono in lingua napoletana: ha un suono meraviglioso. Tanti pezzi napoletani sono famosi nel mondo anche se non tutti conoscono questo dialetto: è il suono che conta, come per l'inglese. Quando sono al pianoforte la mia lingua madre è il napoletano, mentre la prima lingua straniera che studio è l'italiano!
L'ascoltatore Elia chiede qual è il più bel complimento che Gigi D'Alessio abbia mai ricevuto: “Ne ho ricevuti tanti, anche da parte di artisti, perché ho la fortuna di averne conosciuti tanti. Uno dei più belli è di Franco Zeffirelli: eravamo al ristorante dopo un concerto, lui si alzò e disse 'Voglio salutare un grande maestro'. È stato un grande piacere e una soddisfazione, come per i complimenti che ho ricevuto dalla London Symphony Orchestra”.
Molti fan vogliono più dirette sui social e Antonio è curioso di sapere chi è il fan che lo perseguita di più: “Ce ne sono tanti, ma ormai siamo una famiglia, ci conosciamo da 27-28 anni, siamo cresciuti insieme: anche tu, Mario, mi hai visto crescere! Le ragazzine che venivano ai concerti a 15 anni, oggi ci tornano con i figli!”.