Il Forum si scalda subito quando le luci si spengono e, attraverso una vecchissima tv sullo schermo, appaiono i video dei più famosi brani di Gianni Morandi, più o meno recenti: è un’anticipazione di quello che attenderà il pubblico. Pronti via, infatti, il cantautore inizia con uno degli ultimi successi, “L’allegria” firmato da Jovanotti, ma torna subito indietro di 60 anni quando intona “Se perdo anche te”.
Tanto basta a infiammare platea e spalti del palasport, tra i quali si intravedono anche diversi striscioni: “Provochi scintille”, ne recita uno, letto dallo stesso Morandi con emozione sul palco. C’è poco tempo per parlare, i successi da cantare tutti insieme sono tanti, ma Gianni deve salutare prima un amico speciale: sul palco appare a sorpresa Amadeus, con tanto di… scopa. È un riferimento all’iconica immagine dell’ultimo Festival di Sanremo, quando l’Eterno Ragazzo si è presentato all’Ariston proprio con una scopa per ripulire le rose distrutte da Blanco: “È diventata la scopa più famosa in assoluto!”, scherza Ama, che aveva voluto fortemente Morandi come compagno di conduzione al Festival 2023. “Che spettacolo, cosa riesci a combinare. Sono tutti per te. Gianni è il nostro supereroe!”.
Ora lo show può decollare, anche davanti agli occhi di Amadeus, che su Instagram documenta “una serata tutta da cantare”, e della moglie Giovanna Civitillo. “Una vita che ti sogno”, “Varietà” e “Occhi di ragazza” sono solo alcuni dei grandi brani che Gianni regala subito in apertura, una piccolissima parte di un immenso repertorio che non smette ancora di stupire Morandi stesso: “Ogni tanto ci penso e dico: ‘Io, alla mia età, sono ancora qui!’. Ripensi a tutta la tua vita in un attimo, in 540 canzoni. Per forza, poi, uno si emoziona e si scioglie quando sente il vostro applauso”.
L’artista, però, vuole sentire il contatto con il suo pubblico e, durante “Bella signora”, scende dal palco e attraversa tutta la platea, in mezzo a spettatori di ogni generazione che provano ad abbracciarlo o anche solo a dargli una pacca e stringergli la mano. Farsi spazio in questo bagno di affetto è difficilissimo, tanto che Gianni, 78 anni d'età, ha bisogno di riposo quando risale: “Mi devo riposare, gli anni passano!”. Solo pochi secondi e l’Eterno Ragazzo riparte, tra passato e presente, da “Se non avessi più te” (accompagnato al piano) a “Anna della porta accanto”, una delle canzoni che Jovanotti ha scritto per il suo nuovo album, pubblicato poche settimane fa: “Lorenzo ha fatto un ritratto di una signora che conosco bene...”, spiega Morandi facendo riferimento alla moglie Anna, sempre al suo fianco prima e dopo i live, come mostrano video e immagini sui social.
Quando Gianni canta “Vita”, tutti rivolgono un pensiero a Lucio Dalla. Al termine della canzone, che i due artisti pubblicavano 35 anni fa, l’Eterno Ragazzo chiama a sé la sua trombettista, giovanissimo membro di una folta band che lo accompagna in quasi ogni brano: “Guarda in alto, Lucio ti sta guardando e si sta facendo una risata”. È il pretesto per dare il vita a un toccante momento di omaggio a Dalla, come quello che abbiamo vissuto poco più di un mese fa al Festival di Sanremo per ricordare gli 80 anni dalla nascita del cantautore bolognese. “Futura” e “Caruso” sono i pezzi che Gianni Morandi decide di reinterpretare al Forum di Milano, con una intensità in grado di fermare il tempo e lasciare tutti senza fiato.
Poi la festa ricomincia, con “Un mondo d’amore” e un medley che trasforma il palazzetto in un grande karaoke, con pezzi immortali come “Canzoni stonate”, “La fisarmonica” e “Non son degno di te”, fino all’immancabile “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.
Gianni continua ad alternare pezzi storici a brani più recenti: “Un milione di piccole tempeste” (tratta dal nuovo disco “Evviva!”), “Apri tutte le porte”, con tanto di fiori consegnati dalle prime file, e “La ola” sono i 3 brani più recenti che anticipano un nuovo tuffo nel passato: “Vorrei tornare agli anni ‘60... Sembrava tutto più bello”. A far rivivere quel periodo, ci pensa una serie di brani dell’epoca, come “Andavo a cento all’ora” e “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”. Quest’ultima, però, ha un tocco più moderno grazie a Sangiovanni, che di recente ha partecipato alla nuova versione, ripubblicata 60 anni dopo l’originale. Il giovanissimo artista è l’annunciato ospite dell’appuntamento milanese e, in un forum tutto pieno, incassa l’ammirazione di Gianni Morandi: “Grazie Sangio, sei un grande! Ma c’è quella canzone che mi ha suggestionato per tutta l’estate...”. Si tratta ancora di "Malibu" grandissima hit che Sangiovanni accenna per salutare Milano.
Da qui in poi, arrivano solo storici successi: da “In ginocchio da te” a “Uno su mille”, da “Scende la pioggia” a “Si può dare di più”, uniscono ogni spettatore, di qualsiasi età. Tutti li sanno a memoria e si alzano in piedi, trascinati dalla voglia di ballare, quando “Banane e lampone” chiude una scaletta da sogno. “Ci vediamo presto, spero che abbiate sempre questo sorriso sulle labbra”, è il saluto di Gianni Morandi. Il Forum di Milano sorride insieme a lui.