L'INTERVISTA 25 mar 2024

Gianna Nannini pensa già ai concerti: “Vi svelo il primo brano della scaletta”

Da novembre, la rocker senese sarà in tour con Radio Italia solomusicaitaliana come radio ufficiale

In diretta da un isybank Music Place gremito di fan, Gianna Nannini ha presentato il suo nuovo albumSei nel l'Anima” ai microfoni dei nostri conduttori Mauro Marino e Manola Moslehi. Nel corso dell'intervista, andata in onda su Radio Italia solomusicaitaliana, l'artista ci ha portato dentro il suo nuovo progetto, che comprende anche il libro “Sei nell'anima (Cazzi miei)” e il film “Sei nell'anima”, in uscita il 2 maggio. 
Gianna Nannini ha fatto qualche spoiler sulla scaletta che presenterà in occasione del “Sei nell’anima tour – European Leg” con Radio Italia solomusicaitaliana come radio ufficiale. Per scoprire di che si tratta, trovi qui il testo dell'intervista. 
Ci spieghi il titolo del tuo nuovo album “Sei nel l'Anima”?
È stato scritto così, in un modo che arrivi subito all'anima.  
Anche nei suoni c'è tanta anima. Che rapporto c'è tra il tuo nuovo album e il grande successo del 2006 “Sei nell'anima”?
Il titolo dell'album c'entra molto con quella canzone. Nel disco, però, ci sono 12 canzoni nuove: “Paganini non ripete”.
Come sei arrivata alle 12 canzoni finali del disco? Hai fatto una sorta di scrematura?
No, magari ne ho tolte 2 o 3. Sono le canzoni che mi cercano e una dopo l'altra formano da sole l'album. 
Ci hai fatto aspettare un po' dal tuo ultimo disco… 
Io non ho il senso del tempo, ma quello dell'intensità. Bisogna vivere per fare musica. È un disco rock e soul: io devo collaborare con gli altri, non posso fare mica un album da sola in cameretta. 

Intervista a Gianna Nannini (25/03/2024)

C'è tanto rock in “1983”!
È nato da una session incredibile, ci vorrebbe un film per capirlo meglio. Insieme a “Lento Lontano” è uno dei miei pezzi preferiti del disco. Io consiglio di sentirlo il disco. Soprattutto il vinile: si sentono delle sfumature che si perdono con lo streaming. Il vinile fa andare avanti la musica. Non lo dico per me, ma soprattutto per i musicisti che hanno suonato nel disco.
Per “Sei nel l'Anima” hai collaborato con grandi artisti della musica internazionale del mondo soul e blues...
Ho espresso la mia anima soul, da sempre dentro di me. Janis Joplin, Etta James, Ray Charles: sono loro i miei insegnati di canto. Il testo di “Il buio nei miei occhi” riprende un pezzo di Etta James (“I'd rather go blind”). Il testo in italiano non è uguale a quello inglese: io e Pacifico siamo molto affiatati e il risultato è stato eccezionale. 
Hai un pubblico meraviglioso! 
Non ero abituata…
Il tuo progetto non comprende solo un album. C'è anche il libro, il film…
C'è una bellissima prefazione nel libro. È una prefazione indicativa che fa da collante tra il film ("Sei nell'anima"), che arriva a raccontare fino ai miei 30 anni, e il libro ("Sei nell'anima (Cazzi miei)". Il film, poi, non è un docufilm. Non potevo rappresentare la mia vita precedente, anche perché non me la ricordavo davvero. Adesso ho capito chi sono. 
Immaginiamo che sia stato fatto un grande casting per scegliere l'attrice che ti interpretasse…  
Penso siano stati fatti 2.000 provini. L'importante era essere toscani perché è un film in lingua. Letizia Toni è di Pistoia. Poi c'è anche qualche intruso fiorentino… Noi siamo la lingua dove il “dolce si suona”, ma il fiorentino no…
Poi ci sarà anche il tour europeo! 
Inizia il 24 novembre da Ginevra. Voi ci siete? Io non so se ci sono, magari vado tra le prime file a cantare. Perché non vedo mai lo spettacolo: voglio godere di me!
Stai già pensando alla scaletta?
Ho pensato di iniziare con “1983”. E poi a scendere e salire: come un'onda. Cinque o sei del nuovo album le farò sicuramente. Io vorrei farlo tutto l'album, però poi il concerto durerebbe tre ore. 
Io voglio te” è il tuo nuovo singolo. A chi è rivolto quel “te”? 
A loro, al mio pubblico. È uno scambio reciproco di amore: loro me lo danno e io restituisco. 
C'è anche un brano gospel nell'album, “Lento lontano”. Possiamo chiamarlo così?
Sì, è un brano gospel. Per realizzarlo, ho collaborato con Troy Miller, grande produttore che era un batterista gospel. Amy Winehouse lo aveva voluto nella band delle sue ultime tournée. Il fraseggio in italiano non era molto facile e lui mi ha aiutato molto.  
C'è una canzone preferita nel tuo nuovo album?
Direi che la mia canzone preferita è “Lento lontano”, perché l'ho fatta in modo perfetto. E poi “1983”. In realtà, devo dire che mi piacciono tutte. 
Sei stata anche a Sanremo, dove hai raggiunto Rose Villain per la serata delle cover. Come è andata? 
Sanremo è Sanremo. Volevo far sentire in anteprima “1983” con Rose Villain, che è un'artista che mi piace moltissimo. Eravamo complici: è stata un'esperienza diversa dal solito. Lei è forte sui suoi pezzi, ma i miei non sono facili subito. L'importante, però, è mandare avanti donne forti come lei. Per questo, a fine esibizione, sono uscito dalla scena per lasciarle spazio, in segno di rispetto per lei che era in gara. 
Tornando al disco, hai collaborato con tanti autori italiani molto importanti...
Sicuramente Pacifico: siamo un'accoppiata di ferro, forse troppo. Poi ho lavorato anche con Alex Andrea "Raige" Vella, che viene dal mondo del rap. Avevo bisogno di suonare le parole e ha dato una marcia in più al mio repertorio, così non mi sono ripetuta. “1983” e “Io voglio te”. 
Come descrivi il tuo disco in poche parole?
Perfetto. Per come l'ho cantato non potevo fare niente di meglio.