Il concerto, tra gli ultimi appuntamenti del tour nei palazzetti, di cui noi di Radio Italia solomusicaitaliana siamo radio ufficiale, si è infatti aperto con un brano pubblicato nel 1995, ma disgraziatamente attuale. “Io razzista/Io fascista/Stupratore di bambine/Spia tiranno comunista/Dittatore di regime”, sono i primi versi di Ottava vita, pezzo che porta inevitabilmente a pensare a ciò che il mondo sta vivendo: guerre, morte, distruzione, tensioni politiche e sociali.
Nel corso della serata, che è durata due orette circa, il registro è cambiato più e più volte, tra prese di coscienza di Gianna Nannini (“1983, sono nata senza genere”), dediche sia sue che degli spettatori rivolte alle persone care. La rocker ha ricordato il papà Danilo, scomparso nel 2007, cantando Lento lontano, mentre alcuni fan hanno intonato Bello e impossibile a chi gli stava seduto accanto. La scaletta prevedeva, ovviamente, i successi intramontabili della cantante (classe 1954), che le hanno fatto guadagnare un posticino speciale nel cuore dei fan, ma anche un posto d’onore nell’Olimpo della musica italiana (Sei nell’anima, per citarne uno).
Lo show è andato dritto, senza alcuna interruzione. Gianna Nannini ha parlato poco e nulla. Il suo obiettivo era cantare e, di conseguenza, regalare emozioni al Forum (sold out) che, nel caso in cui all’inizio della serata fosse sotto tono, al termine aveva l’umore ai massimi livelli e il sorriso stampato sul volto, perché ha gioito e si è divertito per tutto lo spettacolo, che ha previsto anche il suggestivo assolo del batterista Simon Phillips.
18. Meravigliosa creatura
(La foto di copertina è firmata da Alex Majoli)