Per tutta la durata del live, circa due ore, Gianna riesce a infondere la sua carica ed energia, non solo cantando i suoi più grandi successi e i brani dell'ultimo album "Hitstory", ma anche saltando, danzando e volteggiando su se stessa. Si diverte e strappa sorrisi alla platea anche compiendo gesti da vera rockstar, come lanciare l'asciugamano con cui si è appena asciugata il sudore oppure gettare per terra il suo giubbotto.
La serata si apre con "America", la hit datata 1979, e prosegue con poche e brevi pause tra un brano e l'altro. Dopo il secondo pezzo "Avventuriera", Gianna saluta il pubblico dicendo un semplice "Milano" e continua il live tutto d'un filato con "Possiamo sempre", "Vita nuova", "Voglio il tuo profumo", "Pazienza", "Ragazzo dell'Europa", la cover di "Ciao amore ciao" con cui omaggia Luigi Tenco, "Hey bionda" e "Ogni tanto". Parla poco perché lascia che lo facciano le sue canzoni.
Ora per Gianna è tempo di applausi e di battute rivolte ai suoi fan: la rocker infatti li incoraggia ad alzarsi dalle poltrone e a farsi conquistare dalle note di "Fotoromanza", "I maschi", "Revolution", "Tears", "Ti voglio tanto bene", "Lontano dagli occhi" e "Dio è morto".
Una pausa serve agli addetti del palco per portare on stage il pianoforte con cui la cantante può eseguire "Notti senza cuore" e "Oh marinaio". Giusto il tempo di togliere il piano e Gianna è già pronta per ricominciare con "Io", "Amandoti", "Bello e impossibile", "Latin lover" e "Sei nell'anima".
La serata sta per giungere al termine: sulla musica di "Meravigliosa creatura", Gianna saluta i suoi fan che, però, la reclamano al grido “Ancora, ancora”. Dopo pochi minuti, torna sul palco e li accontenta proponendo un bis composto da tre pezzi: "L'immensità", "Un'estate italiana" e "Aria" con cui chiude la sua seconda tappa al Teatro degli Arcimboldi. Per Gianna Nannini è standing ovation.
Mara Bizzoco per Radio Italia