Com’è stata l’esperienza di ieri sera?
Diodato: “Per me bellissima. Sono arrivato sul palco con molta tensione, perché Gianluca in questi giorni è stato fantastico e dovevo essere all’altezza.”
Ghemon: “Ti mancano 20 centimetri!” (scherza)
Diodato: “Ho messo un po’ di tacchetto interno. A parte gli scherzi, eravamo accompagnati da una grande band come i Calibro 35: c’era un sound pazzesco e sono felice di aver partecipato a un progetto che dava così tanta importanza all’attenzione musicale. È il motivo per cui spesso collaboriamo.”
Ghemon, sei rimasto soddisfatto?
“Molto. L’anno scorso era stato lui a ospitarmi: l’anno prossimo mandiamo i Calibro 35 a Sanremo, così ci facciamo ospitare entrambi e chiudiamo il cerchio. È stata un cosa impagabile: a parte la riuscita della performance, è impagabile anche la gioia di stare sul palco con persone che sono tuoi amici. Siamo entrati nella parte del gioco sul palco: ci guardavamo e ci riconoscevamo, è stato emozionante.”
Cosa succede ora?
“C’è un disco in lavorazione da un bel po’. Sono uno ‘vecchia maniera’, mi piace lavorare con calma dall’inizio alla fine, per fare un album che possa durare nel tempo.”
Ci sai dire già il periodo in cui uscirà?
“L’orizzonte è subito dopo l'estate, magari facendo uscire qualcosa prima.”
Tu hai saputo di partecipare al Festival praticamente solo 2 giorni prima di Natale...
“Abbiamo preparato tutto di corsa, anche il duetto da registrare. È stata una corsa contro il tempo, ma per fortuna tutto si è messo al suo posto.”
Quanto dobbiamo aspettare invece per il nuovo tour?
“D’estate riprendiamo a far ‘rombare i motori’ in attesa del tour che seguirà la pubblicazione del nuovo disco. Non riesco a stare senza suonare per più di qualche mese.”
In futuro vedremo ancora Ghemon e Diodato insieme?
Diodato: “È possibile, perché siamo molto amici è abbiamo anche un modo di approcciarsi alla musica molto simile. Proprorrà sicuramente qualcosa a Ghemon, ora tocca a me.”