News25 feb 2020

Ghali, DNA: “Ecco perché il nuovo concerto starà per 3 giorni a Milano”

Gli ospiti del disco, le paure, l'agitazione live e la mamma: l'intervista

Ghali presenta a Radio Italia solomusicaitaliana il suo nuovo album DNA, spiegando perché ha scelto proprio questo titolo. Gli artisti che hanno collaborato al disco e che spera di avere sul palco del Fabrique di Milano a maggio, la scelta delle tracce di DNA, le paure, l'agitazione durante le esibizioni e la mamma: Ghali si racconta in diretta con Manola Moslehi e Mauro Marino. L'artista di Cara Italia e Good times svela anche qual è la canzone a cui è più legato.
Ti troviamo bene... Ieri ero a Napoli, l'altro ieri a Palermo e prima ancora a Milano. Stiamo facendo il firmacopie, c'è scambio di energia che ti tiene fresco”.
Non ti abbiamo sentito per un po', poi hai tirato fuori dei singoli insieme e poi sei sparito di nuovo fino all'uscita dell'album DNA... Dovevo sparire per poter scrivere e creare qualcosa di nuovo”.
Suoi social hai scritto: “Avevano proprio ragione quelli che dicevano che il secondo disco sarebbe stato il più difficile”... “Sì perché per il primo album hai tutta una vita, per il secondo hai meno tempo, un po' per le dinamiche dell'industria musicale. Ci vorrebbero 8 mesi, io ci ho messo tre anni”.
Come mai non hai messo i tre singoli precedenti nel nuovo album? Quelli erano singoli a parte in attesa dell'album”.
Ci racconti qualcosa della copertina di DNA? Ti togli la maschera...In realtà mi stacco proprio la faccia. Dentro c'è tutto quello che è il mio mondo, che poi è nel disco”.
Hai portato tanti Ghali a Sanremo.Sì, eravamo cinque Ghali. La caduta dalle scale era una cosa puramente artistica, nata dalla necessità di raccontare, di esternare, di divertirmi. Il successo mi ha portato a dire che questa è la mia strada, ma Cadere è la paura di tutti, tranne che dei bambini,. loro giocano, cadono spesso e si rialzano”.
Perché hai chiamato l'album DNA?Perché ripercorro le mie radici per ritrovarmi in un momento buio in cui sono uscito dal binario, dalla strada maestra”.

Ghali, DNA: “Ecco perché il nuovo concerto starà per 3 giorni a Milano”

In che percentuali la tua carriera è frutto di DNA e di impegno?Innanzitutto non c'è una ricetta. Credo sia un bel miscuglio di cose, di fortuna, talento, perseveranza... Anche se sono incostante, nel lungo periodo non mollo mai”.
Da piccolo eri così creativo? Sì, la fantasia era ciò che mi aiutava di più. Ero curioso, in classe alzavo sempre le mani, interrompevo sempre i prof nelle lezioni. In classe stavo o in fondo o attaccato alla cattedra perché mi ci metteva la professoressa”.
In base a cosa hai scelto le collaborazioni del disco... Io sono uno di poche collaborazioni. I miei progetti passati sono da solista, erano concentrati su di me. Ho scelto 4 artisti, in realtà ne ho incontrati molti di più, ma loro bastavano per descrivere alcuni miei geni. Il pezzo con Salmo è molto europeo, quello con Soolking rappresenta Nord Africa e il mondo francofono, Mr Eazi mi ha tirato fuori lo spirito afro, Tha Supreme mi ricorda me agli esordi; lui è giovanissimo e talentuoso, noi due insieme creiamo una bella energia”.
Tu sei molto internazionale. Hai fatto anche dei concerti all'estero. Cosa succede quando canti in Europa?Mi sento tanto a casa, come su un palco italiano, ci sono fan che mi vedono dopo tanti anni. Sono belle situazioni, anche le canzoni si prestano a essere cantate fuori dall'Italia”.

Ghali, DNA: “Ecco perché il nuovo concerto starà per 3 giorni a Milano”

Come sei arrivato a scegliere le 15 tracce del disco? Il disco è frutto di una scrematura di tanti pezzi. Avevo una deadline da rispettare e mi sono fermato per quello, altrimenti avrei continuato a riaprire e riaggiornare. Poi mi sono detto 'Quello che non entra in questo disco entrerà nel prossimo'”.
L'ultima traccia di DNA è Fallito. Cos'è? È quel mostro sotto al letto che ti minaccia sempre. È quella paura che tutti abbiamo di fallire, di non raggiungere un obiettivo. Invece è normale sbagliare, fermarsi, pensare e andare avanti. Nell'era dell'apparenza fallire sembra grave”.
Hai presentato DNA con un party a Milano. Tua mamma ti segue sempre... Lei ti dà un giudizio obiettivo?Sì e io mi fido di lei perché ha una grande sensibilità musicale. Ovviamente non sa la tecnica ma va a sensazioni. Da Ninna nanna in poi ho iniziato a chiederle consigli. Lei ora lavora con me, mi segue, mi supporta”.
A volte pubblichi su Instagram dei video con i regali e lei ti chiede quanto hai speso... È tutto cambiato ma non siamo ancora abituati. Sono travolto dalle cose positive e negative che mi sta dando il successo. Devo imparare a imparare ogni giorno. Non sono solo un cantante ma anche un imprenditore. Non è facile, ma si può imparare a gestire la situazione”.
Prima parlavi dell'energia che ti arriva dal pubblico. Ci sono altri appuntamenti instore...Sì, ci sono dei cambiamenti in corso per la sicurezza di tutti, ma trovate tutti gli aggiornamenti sui miei profili social. Niente è annullato, solo rinviato”.
C'è un approccio cinematografico nei tuoi video... Da sempre. È divertente confezionare la canzone nel miglior modo possibile. Ora sto firmando i miei progetti con il regista Junior Rosati”.
C'è una canzone tua che ti piace in assoluto più di tutte? Ninna nanna, perché è un po' la mamma di tutte le mie canzoni. Anche in Italia ha ispirato altri artisti. È entrata nelle discoteche e nelle famiglie”.
A maggio, l' 8, il 9 e il 10 hai degli impegni al Fabrique di Milano... Stiamo scrivendo in questo momento lo show. Saranno le uniche tre date italiane. Lo show necessita di stare nello stesso posto per tre giorni, quando verrete capirete perché. È uno spettacolo vero e proprio. Diciamo che lo show di Sanremo anticipa un po' quei concerti. Ci sarà tutto l'album di DNA, spero di portare gli ospiti del disco. Canterò anche i vecchi brani. Dopo aver girato in tutta Italia, questa volta avevo il piacere di portare tutti a casa mia”.

Ghali - I Love You (#rilive2019 Palermo)

Abbiamo rivisto la tua esibizione a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO a Palermo. Che cosa pensi quando ti rivedi su un palco? Io ancora mi sento un principiante, mi emoziono sempre tanto, mi trema la voce, sono agitato. Sono molto pignolo, mi stresso per gli errori che faccio, vedo cosa c'è da sistemare. Qua mi han detto che c'erano 70mila persone, c'era una luce pazzesca, con il mare di fianco”.
L'ultima volta che ci siamo visti qui, sei venuto a parlarci di I love you. È uno dei miei progetti più importanti, una canzone che racconta tanto”.
A chi vorresti dedicare DNA?A tutti noi. Non vorrei fare troppe chiacchiere, è giunto il momento di godersi la nuova musica. Penso che per ognuno ci sia almeno una traccia che lo rappresenti. Ce n'è per tutti i gusti”.