LA RESCUE BOAT BAYNA20 lug 2022

Ghali compra e dona una barca: salva vite e si chiama come un suo brano

L’artista lancia una raccolta fondi per Mediterranea e altre rescue boat: “E’ la cosa più rap che ci sia”

“Ho comprato una barca”. Ghali ha donato una imbarcazione di salvataggio per la nave Mare Jonio e ha lanciato una raccolta fondi per Mediterranea: “Il rap è una musica che ha come centro la rivalsa che è un concetto prima individuale e poi collettivo. Per me questo è fare la cosa più rap che ci sia”. La prima “rescue boat” che sarà acquistata con la donazione dell’artista sarà operativa entro agosto e si chiamerà Bayna, che significa “vederci chiaro”, come la canzone inserita nel suo nuovo album “Sensazione Ultra”.
“Sono diventato grande e da oggi ‘Bayna’ non è più solo il titolo di una mia canzone ma anche quello di una nuova barca di salvataggio”, spiega il cantante, “Fin da bambino questo è un argomento sempre presente nella mia vita, amici, cari e parenti sono stati colpiti e traumatizzati da quello che succede ogni giorno nel Mediterraneo. Ogni anno muoiono centinaia di persone in mare, si stima che siano morte circa 850 persone solo dallo scorso Gennaio, e che circa 16mila siano stati illegalmente respinti in Libia”.
Ghali continua: “Questo è un tema di cui si parla poco nel nostro paese, per questo ho deciso di sostenere Mediterranea Saving Humans donando un’imbarcazione che permetterà al team di proseguire le missioni di soccorso nei prossimi mesi, perchè ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di donne, uomini e bambini in viaggio. Mi sembra assurdo dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica”.
L’artista precisa: “Questo per me non è un sacrificio ma un privilegio. Quando abbiamo iniziato a fare rap non pensavamo di ricevere qualcosa in cambio, poi siete arrivati tutti voi e mi avete cambiato la vita. Per questo, da essere umano mi sento in obbligo di restituire qualcosa alla comunità. L’operazione Bayna ha l’obbiettivo di sostenere chi salva vite in mare e di fare luce su un’argomento importante per il genere umano, il mio contributo è solo una scintilla e sono sicuro che insieme possiamo fare veramente la differenza. Vi chiedo quindi, se potete, di partecipare alla raccolta fondi donando quello che si può, non importa quanto, sara comunque tanto”.
Così Ghali, da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti, con la sua prima donazione ha dato il via alla raccolta fondi per nuovi “rescue boat” di cui dotare la MARE JONIO, unica nave battente bandiera italiana della “Flotta Civile” di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale.
L’acquisto di una prima imbarcazione ausiliare consentirà alla Mare Jonio di rinnovare le certificazioni per poter proseguire le sue missioni di soccorso nei prossimi mesi. Proprio le ultime settimane, di fronte al drammatico aggravarsi delle violazioni dei diritti umani in Libia e al peggioramento della situazione sociale in Tunisia, hanno visto intensificarsi le partenze verso le coste europee. E proprio per questo ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per centinaia di donne, uomini e bambini in viaggio. I fondi raccolti permetteranno ai team rescue di MEDITERRANEA di continuare ad operare nelle acque del canale di Sicilia.
Sui profili social di Ghali si trovano le modalità per partecipare alla raccolta fondi (https://donate.mediterranearescue.it/bayna) che sarà infatti mirata al completo rinnovamento delle dotazioni di sicurezza della MARE JONIO, la nave di Mediterranea Saving Humans: se gli obiettivi del crowdfunding saranno raggiunti la nave potrà contare su due nuovi “rescue boat”, gommoni veloci di soccorso, e dei relativi nuovi dispositivi di lancio/ammaraggio (gru davit), del gruppo elettrogeno supplementare necessario a farli funzionare e di “life raft” (battelli autogonfianti) che li integreranno.
MEDITERRANEA è impegnata dall’ottobre 2018 nel testimoniare e denunciare ciò che accade nel nostro mare e nel soccorrere quando necessario chi si trova in difficoltà in quelle acque. Quest’anno MEDITERRANEA ha già svolto tre missioni in mare nelle quale ha complessivamente salvato 306 vite umane e, contemporaneamente, ha partecipato attivamente alla solidarietà con le popolazioni ucraine completando tre missioni di terra in zona di guerra, in cui ha consegnato oltre 40 tonnellate di aiuti umanitari e portato in salvo oltre duecento persone, senza fare distinzioni di nazionalità o provenienza di alcun tipo.
“Sono molto felice di poter fare qualcosa di concreto per una causa che ritengo fondamentale per il nostro futuro. Soccorrere gli esseri umani è una questione di civiltà e vi chiedo, se potete, di partecipare a questa raccolta fondi. Sembra assurdo doverlo ripetere, ma tutte le vite contano e vanno salvate” conclude Ghali.
“Ringraziamo Ghali e tutte le persone che lavorano con lui”, aggiunge Vanessa Guidi, presidente di Mediterranea, e già medica di bordo e capomissione a bordo della MARE JONIO, “Abbiamo sempre sentito la sua musica, le sue parole, la sua storia come molto vicine alla nostra battaglia per i diritti fondamentali delle persone che rischiano la vita in mare, spesso in fuga da trattamenti disumani e alla ricerca di un futuro migliore. Ma da oggi Ghali è membro a pieno titolo del nostro equipaggio, in una navigazione che sarà lunga e capace di aiutare tante e tanti che sono là fuori”.
Ghali da sempre nella sua musica porta avanti un discorso culturale per favorire l’inclusione dei migranti: in “Cara Italia” cantava “Quando mi dicono vai a casa / Rispondo sono già qua” e in “Ora d’Aria” denunciava il razzismo sistemico ancora presente nelle istituzioni del nostro Paese.
Il brano più emblematico in questo senso forse è “Mamma”, una sua canzone del 2017 in cui Ghali cantava di come il Mediterraneo fosse un genitore per i popoli, pregandolo di essere clemente con le vite che vi si affidano per cercare un futuro migliore: “Mare o mare, non ti agitare/Mi raccomando, portalo in salvo/ Ahi ahi ahi, mare o mare, ti prego non ti agitare o annego/ Mi raccomando che arriva, portalo in salvo a riva”. Oggi l’artista insieme a tutti coloro che contribuiranno alla raccolta fondi ha fatto qualcosa di concreto per sperare che la situazione possa realmente migliorare.