Negli ultimi anni, Geolier ha fatto salti da gigante nel capoluogo lombardo e ieri sera ne è stata la dimostrazione. Come ha tenuto lui stesso a raccontare, è passato dall’avere un pubblico di 70 persone, che tendenzialmente stava a braccia conserte, a uno di migliaia, che ha cantato a squarciagola con lui dall’inizio alla fine. Molti di questi spettatori, indipendentemente dalla loro "fede calcistica", hanno indossato la maglietta del Napoli solo per lui. Tanti di loro, pur non essendo di Napoli, hanno intonato le canzoni in perfetto dialetto napoletano solo per lui.
Come ha voluto ricordare anche lui, canta prettamente in napoletano da quando era poco più che un adolescente. “Nelle mie canzoni, al massimo due o tre parole sono in italiano”, ha aggiunto Geolier che, nel corso della serata, ha anche svelato uno dei suoi primi pezzi rap, fatti da ragazzino.
Comunque, ieri sera, le parti in italiano di alcuni featuring sono state proposte live da alcuni suoi colleghi e amici: Ernia, Mahmood e Lazza. Quest’ultimo ha ammesso una "sconfitta": Geolier ha registrato più spettatori di lui nella città in cui lui è nato e cresciuto, cioè Milano.
Geolier non ha portato Napoli sul palco di Milano solo con le sue canzoni. A un certo punto, alle sue spalle, è apparsa un’immagine del Vesuvio e il suo batterista ha accennato a un brano di Pino Daniele. Ha pure interpretato in mezzo al pubblico P Secondigliano, il suo singolo di debutto in cui parla di un giro in auto a Secondigliano (“Ehi, gir pe Secondiglian/Rind a n'Audi ner opac”). In questo modo si è goduto al massimo il successo che si è costruito (specie dall’album Il coraggio dei bambini, che è stato il più venduto del 2023). "Rincorrete sempre i vostri sogni, la vostra famiglia, il vostro luogo di provenienza. Ricordatevi che nessuno vi regala niente. Il futuro è nostro. Andiamo a prendercelo", ha incitato.
Ecco la scaletta di ieri sera:
Medley di Vogl sul a te-Na catena
Medley di M’manc-X Caso-Io t’o giur’