News18 mag 2021

Franco Battiato: 6 album indimenticabili per ripercorrere la sua carriera

Il Maestro ha esplorato l'arte in tutte le sue forme

Nel giorno della scomparsa di Franco Battiato, a 76 anni, ecco alcune tappe della straordinaria carriera del Maestro.
Fin dagli esordi, il cantautore siciliano partecipa attivamente alle correnti di ricerca e sperimentazione europee. Nel 1971, 50 anni fa, esce il suo primo album, Fetus, con cui sperimenta per la prima volta in Italia il genere elettronico.
È del 1979 l'album L'era del cinghiale bianco: presenta molti elementi che caratterizzeranno lo stile e la poetica di Battiato, come i riferimenti letterari, gli esotismi e i giochi linguistici. Nel disco è presente anche l'omonimo brano, uno dei più amati della discografia di Battiato. Il riferimento a un'era del cinghiale bianco proviene da un'antica leggenda celtica, che vedeva nell'animale l'emblema assoluto del sapere spirituale.
A questo disco ha collaborato anche il compianto ingegnere del suono Enzo TittiDenna, che per 20 anni ha lavorato ai live di Radio Italia.
Seguono gli album Patriots del 1980 e La voce del padrone del 1981, che quest'anno compie 40 anni: questo disco, in particolare, staziona al vertice della classifica italiana per un anno, vendendo oltre un milione di copie. Con questo lavoro, che ha tra le tracce i successi Centro di gravità permanente, Cuccuruccucu e Bandiera bianca, Battiato diventa un “caso”: è materia di studio per gli intellettuali e fonte di ispirazione per i musicisti. Proprio Centro di gravità permenente, Cuccuruccucu e Bandiera bianca sono i brani del Maestro più trasmessi su Radio Italia solomusicaitaliana.
Nello stesso anno vince come autore il Festival di Sanremo, componendo insieme al violinista Giusto Pio e Alice il brano Per Elisa.
Del 1982 è invece l'album L'arca di Noè, che contiene Voglio vederti danzare: la canzone ha un grandissimo successo ed è una di quelle che ha ricevuto più cover e arrangiamenti. Il testo esoterico si accompagna a un ritmo elettronico, che sfocia in un valzer viennese.
Nell'autunno del 1983 esce Orizzonti perduti in cui Battiato ricorre in maniera massiccia all'elettronica, rinunciando agli strumenti acustici. Di questo disco fa parte La stagione dell'amore.
Franco Battiato è capace di spaziare tra generi diversissimi, dalla musica pop a quella colta, sperimenta l'elettronica e si confronta con la musica etnica. Il Maestro si misura anche con l'opera lirica, compone la colonna sonora del film Benvenuto Cellini – Una vita scellerata, partecipa all'Eurovision Song Contest, si dedica alla regia, alla pittura. La sua è stata una vita con al centro l'arte in tutte le sue forme.