News11 apr 2017

Francesco De Gregori: “Due ospiti in Sotto il vulcano: Dylan e Dalla”

“Rimmel come nuovo singolo anche se ha 42 anni? Mi piace essere anomalo”

Francesco De Gregori presenta il doppio album live “Sotto il vulcano”, lanciato dal singolo “Rimmel”. L’artista racconta com’è nato il progetto, che contiene canzoni come “La donna cannone” e “due ospiti” come Bob Dylan e Lucio Dalla, in diretta a Radio Italia con Paola “Funky” Gallo.
Il doppio album live “Sotto il vulcano” nasce da un live registrato al Teatro Antico di Taormina ad agosto 2016. La bellezza del momento e della location ti hanno suggerito di fermare quel live nel tempo?Quando abbiamo fatto il concerto, non sapevo che stavano registrando. È stata un’idea del produttore Guido Guglielminetti che di testa sua ha fatto venire tecnici, impianto e tutto il necessario. Il non sapere nulla ci ha consentito di essere più rilassati: quando ho sentito la registrazione, mi ha convinto ed ecco il disco. Sul palco mi emoziono ancora, è giusto e bello che sia così. Mi rendo conto ora che la scaletta del live e quindi del disco è piena di hit. Non c’è stato un progetto, il disco si è fatto da solo, anche un po’ per caso, se pensi che è un album che non doveva esserci, che la scaletta iniziale del tour si è trasformata naturalmente ed è diventata questa, che ‘4 marzo 1943’ l’ho fatta solo lì perché in zona c’era la casa di Dalla. Ho cercato di rispettare questa straordinaria canzone, l’ho fatta nell’arrangiamento che Dalla faceva agli inizi: ho stravolto spesso le mie canzoni, ma questa non mi sono sentito proprio di toccarla”.
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Così hai tre versioni del disco “De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto”.Sì, in ‘Sotto il vulcano’ ci sono due ospiti: uno è Dylan con tre pezzi e poi c’è Lucio Dalla, di cui canto ‘4 marzo 1943’. Non è un caso, sono persone che hanno contato molto nel mio modo di fare musica e nel mio amore per la musica live: tutti e due sapevano come stare sul palco. Con Lucio ho condiviso la sua ultima tournée, la ripresa di Banana Republic, poco prima che morisse. Musicalmente siamo riusciti ad essere ancora più bravi che nel 1979, anche se quel tour è rimasto scolpito nella storia. Anche il tour del 2010 è stato molto bello”.
Per lanciare “Sotto il vulcano” hai scelto “Rimmel”, un brano del 1975 (eseguito anche a RadioItaliaLive).I singoli di solito sono canzoni nuove, fresche di stampa: è un’anomalia per una radio passare ‘Rimmel’ che ha 42 anni, a me è sempre piaciuto essere irregolare. Il fatto che una canzone sia un classico non è un complimento, mi fa venire in mente una statua di marmo: io sono vivo, questa è la differenza”.
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In una tracklist di hit non poteva mancare “La donna cannone”.Ci sono due arrangiamenti principali di quel brano: una versione è quella orchestrale piena del doppio album ‘Vivavoce’, in collaborazione con Nicola Piovani, e poi c’è quella live, necessariamente più spoglia, senza orchestra. La versione di ‘Sotto il vulcano’ è domestica: basta saper suonare pochi accordi al pianoforte e viene benissimo. Alcuni si lamentano perché cambio gli arrangiamenti dei miei brani? Non ne posso più, non lavoro per i puristi, lavoro per orecchie disponibili ad ascoltare”.
Domani, mercoledì 12 aprile, hai il terzo e ultimo incontro instore a Bologna, dopo Roma e Milano. C’è una domanda ricorrente che il pubblico che ti fa?Onestamente no, non chiediamo al pubblico di fare domande, ma alcune gliele leggo negli occhi. Molti mi dicono: come mai tanti dischi dal vivo, ne ho fatti 16, alcuni pensano siano troppi. La risposta è che, quando si suona dal vivo, si suona realmente; in studio invece c’è un meccanismo tecnologico che ti permette di procedere per strati, uno strumento alla volta: questo ti fa perdere un po’ di naturalezza”.
De Gregori, a settembre 2015 all’Arena di Verona, ha duettato in “Viva l’Italia” con Fedez, protagonista di quattro concerti sold out a Milano con J-Ax.
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Francesco De Gregori - Rimmel (RadioItaliaLive 8^ Stagione)