A proposito del brano, l'artista ha commentato: “Mi piacerebbe che questa canzone potesse fornire un piccolo aiuto per chi ha voglia di intraprendere un percorso di illuminazione personale”. Gabbani ha spiegato che “La rete” è una condizione mentale in cui a volte ci ritroviamo intrappolati, “complice l’autosuggestione distorta spesso fornita dall’avere un’identità sdoppiata in rete, nel web”. Quindi l'artista ha detto: “Un buon punto di partenza verso la via della liberazione è acquisire la consapevolezza che i nostri pescatori siamo proprio noi stessi perché spesso siamo noi la causa del nostro essere intrappolati”. Poi ha aggiunto con la sua ironia: “Ma in fondo 'La rete'… è solo una canzonetta”.
Il brano è accompagnato da un video con cui Gabbani si è messo in gioco: è nato dall’intenzione di rappresentare concettualmente il tentativo di liberarsi dalla condizione di trappola mentale, espressa dalla canzone stessa. Racconta però il viaggio di chi ha già preso coscienza di essere il “pescatore di se stesso” e che accetta serenamente di affrontare tutti gli scenari che la vita propone per tornare al suo elemento naturale.
La “parte montana” è girata in una terra cara a Francesco come le Dolomiti dell’Alta Badia. Il cantautore è protagonista di un viaggio surreale, che parte da uno dei pizzi delle Dolomiti, sul quale si è calato con l'aiuto di un elicottero e di una guida alpina, e prosegue in un percorso, a tratti impervio, fino ad arrivare al mare. Gli ostacoli sul cammino, le cadute, simboleggiano il viaggio che tutti noi facciamo nell'arco della nostra vita.
Intanto, dopo il concerto-evento di luglio all'Arena di Verona, l'anno prossimo Francesco Gabbani si esibirà in due grandi concerti: il 6 maggio 2022 al Mediolanum Forum di Assago (MI) e l'8 maggio al Palazzo dello Sport di Roma.