Hai avuto il primo scontro con i giornalisti che, oltre a sentire il tuo brano, hanno anche assistito alla tua performance. Mi pare però che tu sia serena…
"Si, sono contenta e divertita. E’ questa canzone che mi ha portata qui. Quando è arrivata, sono rimasta colpita dalla sua forza. Dovevamo scegliere se inserirla nell’album e rimandare l’uscita oppure perderla. Quindi, abbiamo scelto di portarla a Sanremo".
Questa canzone è stata scritta da Amara…
"Sono felice di portare una canzone di una giovane autrice, di una donna".
Mancavi da tanti anni da Sanremo. Come la stai vivendo?
"Proverò l’emozione più grande quando sentirò il mio nome. Questa è la madre delle prime. Canti un brano per la prima volta. Una canzone che nessuno ha mai ascoltato. “Che sia benedetta” è un inno alla vita. In passato ero abituata a questo frullatore. Ora, però, è tutto amplificato perché, ad esempio, non c’erano i social. Nonostante ciò, mi sta piacendo. Sono divertita. Forse dietro le quinte non mi sentirò più così. Avrò il terrore da prima".
Nelle serate delle cover, porterai “Sempre e per sempre” di Francesco De Gregori…
"Ho scelto questa canzone perché la amo particolarmente ed è una specie di risposta ad alcuni che hanno storto il naso nel vedermi a Sanremo, per un discorso di caste. Ho optato per questo pezzo per dimostrare che sono sempre io anche se vado a Sanremo e canto con giovani usciti dai talent".
Questa cover sarà nella riedizione di "Combattente", con cui hai voluto rendere omaggio anche ad altre tue canzoni sanremesi.
"Sono felice perché le mie canzoni sono sempre rimaste a Sanremo. Non è tanto importante vincere. Io sono venuta qui per fare ascoltare una mia canzone".
“Per quanto assurda e complessa la vita è perfetta”. Con questo verso di “Che sia benedetta”, Fiorella Felisatti ha salutato Fiorella Mannoia.