News06 nov 2020

Fiorella Mannoia, Padroni di niente: “Album, singolo, tour: per ripartire”

Ha parlato di Ultimo, di Olivia XX, dell'emergenza e su Sanremo...

Padroni di niente” è il nuovo album di Fiorella Mannoia con 8 brani, da “Chissà da dove arriva una canzone” scritta da Ultimo a “Solo una figlia” con Olivia XX: "Dobbiamo ripartire". Il nuovo singolo sarà proprio la title track, dal 13 novembre: la cantante ha parlato oggi con la stampa anche di Ultimo, del tour di concerti 2021 e dell'emergenza, con una battuta su Sanremo.
PADRONI DI NIENTE. Frutto di collaborazioni anche con Amara, Simone Cristicchi e Bungaro, l'album che esce oggi è figlio di questo periodo storico dominato dalla pandemia, di pensieri e riflessioni scaturiti da un evento eccezionale e fuori da ogni previsione, evento che nessuno avrebbe mai pensato o immaginato di poter vivere. Così Fiorella Mannoia, attraverso le canzoni che canta e le storie che racconta, pone l’attenzione sull’uomo e sulla nostra “umanità”, quella da cui bisognerebbe ripartire per non ritrovarci, appunto, Padroni di niente.
La cantante romana spiega:Questo album è stato concepito durante il primo lockdown, quando eravamo tutti chiusi e i nostri pensieri volavano alto: ci interrogavamo sul senso della vita e si parlava di un nuovo umanesimo, della necessità di rimettere al centro l'uomo a scapito del profitto, che invece è il protagonista della società. C'era anche una coesione di popolo, cantavamo sui balconi e sentivamo il bisogno di abbracciarci. Appena si è riaperto tutto, siamo tornati quelli di prima, se non peggio: l'estate è stata un assembramento unico. All'inizio nessuno poteva pensare che sarebbe potuto succedere qualcosa di simile: parlando con Amara, abbiamo pensato che è bastata una minuscola entità cellulare per farci riflettere sul fatto che non siamo 'Padroni di niente' e che in fondo il mondo non si cambia, possiamo forse solo cambiare il mondo intorno a noi per mettere in moto un'onda ma dobbiamo darci da fare tutti”.
È emblematica anche la copertina dell’album ispirata al quadro “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, che ritrae un “Viandante”, in questo caso Fiorella, mentre osserva la propria civiltà, ci si specchia dentro e riflette su tutto il bello e il brutto che l’uomo ha costruito: “Con una magia grafica, Paolo Di Francesco ha tolto la nebbia e messo me che guardo tutto quello che l'uomo non è riuscito a distruggere e risolvere”.
CANZONI. Padroni di niente, realizzato in formato cd, digitale e vinile, è stato anticipato in radio dal singolo Chissà da dove arriva una canzone, brano scritto da Ultimo: il prossimo singolo, invece, sarà proprio la title-track firmata da Amara, probabilmente da venerdì 13 novembre 2020. Inoltre così come nel precedente “Personale”, anche in questo disco torna la formula della “canzone sospesa”: Fiorella decide di condividere il proprio spazio con un artista emergente, in questo caso si tratta della cantautrice Olivia XX (all’anagrafe Arianna Silvestri), che duetta con lei in Solo una figlia.
Fa parte del progetto partito con il disco precedente della Canzone Sospesa, vorrei che fosse un appuntamento fisso”, dice l'artista, “Do spazio a giovani autori: quando ho sentito questa canzone sono rimasta colpita e ho chiesto a Olivia se aveva piacere a far parte dell'album. Il testo parla di due ragazze con destini diversi ma che soffrono ugualmente: una sposa bambina, piaga contro cui ci stiamo battendo tutti, e un'altra ragazzina che soffre per la violenza del padre. La canzone non ha un lieto fine mentre io in genere preferisco lasciare uno spiraglio alla speranza: cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno. Olivia però mi ha convinto: non sempre nella vita si vince e tanto spesso purtroppo queste cose vanno a finire male, bisogna raccontare la verità fino in fondo anche quando non ci piace”.
ULTIMO. “Le collaborazioni nascono perché devono”, racconta Fiorella Mannoia, “Certo una stima, un legame d'amicizia, una visione del mondo ci devono essere. Io e Niccolò ci siamo conosciuti a casa di un amico comune, a cena, ci siamo piaciuti: lui è un ragazzo molto sensibile e curioso, due caratteristiche fondamentale per un artista. Ora ci sentiamo, anche per parlare di attualità. Da lì è venuta la canzone e me l'ha offerta: mi è piaciuta e l'ho cantata”.
Sulle collaborazioni in generale spiega:Le canzoni non risentono dell'età anagrafica, non risultano vecchie o giovani, risentono del momento storico, rimangono per chi le vuole ascoltare. Ultimo è uno dei pochi delle nuove generazioni che scrive canzoni: poi ci sono i trapper, ecc. Quando scrivi canzoni che arrivano al cuore, metti d'accordo tutti: il suo pubblico infatti è trasversale. Io e Amara ormai siamo una copia, ci scambiamo le nostre opinioni, passiamo ore al telefono a confrontarci sulla vita, così vengono fuori le canzoni, dai nostri racconti e riflessioni. Con Bungaro e Cesare Chiodo lavoro da anni, Simone Cristicchi è un amico che conosco da tanto tempo. Gli autori devono condividere la tua visione”.
TRACKLIST. Fiorella Mannoia spiega: “La scelta di fare meno brani è stata ponderata, eravamo sicuri di questi. Abbiamo sentito anche dell'essenzialità del periodo: è tutto suonato, senza elettronica. I testi raccontano temi ed emozioni universali. La gente parla e Olà sono futuri ipotetici singoli”. Ecco i titoli delle 8 canzoni:
“PADRONI DI NIENTE” (Amara)
“CHISSÀ DA DOVE ARRIVA UNA CANZONE” (Ultimo)
“SI È ROTTO” (Enrico Lotterini, Fabio Capezzone, Fiorella Mannoia)
“LA GENTE PARLA” (Amara, Simone Cristicchi)
“SOGNA” (Edoardo Galletti, Fiorella Mannoia)
“OLÀ” (Bungaro, Cesare Chiodo, Fiorella Mannoia)
“ECCOMI QUI” (Bungaro, Cesare Chiodo, Carlo Di Francesco)
“SOLO UNA FIGLIA” con Olivia XX (Arianna Silveri)
CONCERTI. Oltre all'evento contro la violenza sulle donne Una. Nessuna. Centomila, a maggio Fiorella darà il via al Padroni di niente Tour, 11 date nei principali teatri italiani, per incontrare il pubblico e presentare live il nuovo album. “Penso che dobbiamo ripartire, in ogni modo. Ce lo siamo chiesti anche sul disco, avremmo anche potuto rimandarlo ma anche questa è una forma di resistenza. Dobbiamo continuare a vivere: non ci sono i soliti spazi di promozione ma a maggio, a teatro pieno o dimezzato, dobbiamo ripartire perché questo è il modo di aiutare. Siamo cantanti e musicisti: se non ci danno gli spazi a cui siamo ripartiti, dobbiamo rimettere in moto la macchina. Ci sono dei fondi e ci sono le nostre tasche, nel nostro piccolo, ma dobbiamo chiedere a gran voce che i lavoratori dello spettacolo vengano tutelati e che il governo se ne occupi, siamo tanti: devono prendere un impegno. Se mi chiamano per raccogliere fondi io sono sempre pronta”.
I biglietti sono disponibili in prevendita online e nei punti vendita e prevendite abituali. Queste sono le prime date del tour:
12 MAGGIO – BOLOGNA – Europauditorium
13 MAGGIO – TORINO – Teatro Colosseo
15 MAGGIO – MANTOVA – Grana Padano Theatre
18 MAGGIO – ANCONA – Teatro delle Muse
20 MAGGIO – BARI – Teatro Team
22 MAGGIO – NAPOLI – Teatro Augusteo
23 MAGGIO – ROMA – Auditorium Parco della Musica
26 MAGGIO – BERGAMO – Teatro Creberg
28 MAGGIO – BASSANO DEL GRAPPA (VI) – Pala Bassano 2
29 MAGGIO – BRESCIA – Teatro Dis_Play
31 MAGGIO – MILANO – Teatro degli Arcimboldi

A RADIO ITALIA ORA FIORELLA MANNOIA

6 FRASI. Ecco alcune delle dichiarazioni più intense rilasciate oggi da Fiorella Mannoia alla stampa, tra cui una battuta su Sanremo:
1. Ho una carriera molto lunga, un successo costruito piano piano contrariamente, purtroppo, a quello che succede alle nuove generazioni. È stata una costruzione lenta dettata da tante sconfitte e dalla caparbietà di inseguire quello in cui credevo, però non rimpiango nulla, rifarei tutto ciò che ho fatto
2. Ogni volta che twitto o prendo posizioni, i miei collaboratori vanno in ansia e si preoccupano. In quel momento di lockdown eravamo tutti sospesi: se l'album nascesse adesso probabilmente risentirebbe della nuova fase, adesso siamo preoccupati del nostro futuro, siamo costretti a dover scegliere tra salute e lavoro
3. Siamo partiti dal famoso 'Con la cultura non si mangia' e questa china non si è mai fermata: frasi come 'gli artisti che ci fanno tanto divertire' fanno dimenticare che cultura, musica, cinema e teatro hanno segnato generazioni intere. È successo anche a men, nel mio piccolo, con le canzoni di De André e De Gregori: non si può far passare il concetto che si può fare a meno degli artisti, anche in questo momento, è una cosa deleteria. Ora è chiuso tutto, lo capisco: però siamo stati i primi a chiudere, teatri e cinema, solo poi tutto il resto. C'è stato solo un contagio tra gli spettatori in questi mesi: guardate con quanta serietà e senso del dovere la nostra gente ha manifestato ad esempio con i Bauli in piazza. È molto pericoloso far passare il pensiero che l'arte non è essenziale: lo è come il pane che mangiamo
4. Il 2020 è stato l'anno più brutto dal dopoguerra ad oggi: speriamo finisca presto, speriamo in un vaccino, speriamo che le attività possano riprendere perché metà della popolazione sta soffrendo e non sa come andare avanti. L'augurio è di uscirne in fretta e che si possa tornare piano piano a fare una vita normale
5. Sui social la parola viaggia senza ritegno, molti giudicano e offendono. Ormai si è perso ogni pudore nell'espressione di un concerto e nel confronto: è un'enorme melassa, dentro c'è di tutto e purtroppo spesso viene a galla il peggio, a volte nascosto dall'anonimato. Se si abbassassero i toni, forse qualcosa cambierebbe
6. Non penso a un ritorno al Festival di Sanremo, non è nei programmi