Nel suo ultimo singolo, Fiorella Mannoia canta, più e più volte, come un mantra, che “La storia non si deve ripetere”. C’è però una parte della sua storia, della sua vita, che lei vivrebbe altre mille volte: la sua infanzia. È stato un periodo felice, soprattutto perché lo ha trascorso giocando in strada con i suoi amichetti del cuore, Luigino e Paola. “Stavamo sempre insieme”, ha dichiarato nella videointervista Atupertu prima di ammettere di essere tornata in quei luoghi d’infanzia, specialmente in uno. “Quel cortile dove giocavamo mi sembrava enorme quando ero piccola. Invece, adesso mi accorgo che era un cortile piccolo, piccolo”, ha rivelato.
Nell’ultima canzone, Fiorella Mannoia intona “La storia si deve leggere sui banchi di scuola”. Anche la musica dovrebbe essere letta e analizzata sui banchi di scuola. Per l’artista, tantissime canzoni italiane andrebbero studiate. Tutto il repertorio di Fabrizio De André, ad esempio, e di Francesco De Gregori, in quanto i loro brani sono dei trattati di poesia e di storia. Poi, per capire meglio il periodo attuale, gli studenti dovrebbero leggere il testo di Se io fossi un angelo di Lucio Dalla, che l’interprete propone anche durante i suoi concerti. “È un grido di sdegno verso i potenti del mondo che quanto mai oggi noi disprezziamo perché stanno giocando a Risiko sulla pelle delle persone”, ha spiegato.
La storia non si deve ripetere è contenuto nell’album Disobbedire che invita alla disobbedienza. Fiorella Mannoia è sempre stata una disobbediente. “Ero un po’ maschiaccio. Ho vissuto e ho giocato per la strada e, a quei tempi, la nostra fortuna era che non c’era l’ingerenza dei genitori che oggi sono, diciamo la verità, oppressivi, ossessivi, sempre presenti. Noi ce la sbrigavamo tra di noi. Le prendevamo, le davamo, ma non è che andavamo a casa a piagnucolare”, ha approfondito.
Da giovane non era solo disobbediente, era anche dalla battuta facile. “A scuola mi buttavano fuori sempre per lo stesso motivo, perché non resistevo alla battuta. Non ce la facevo. Quando la dovevo dire, la dovevo dire”, ha continuato. Ancora adesso, in realtà, non si trattiene. “È una battuta continua. Non ce la faccio, non ci riesco, anche se sto in chiesa”, ha svelato.
Da sempre, per lavoro, è una girovaga. La sua è una vita in tour. Quando è in giro per i concerti, Fiorella Mannoia sente però enormemente la nostalgia di casa. Appena può ci torna. “Io sono molto abitudinaria. Io sono un po’ come un gatto. Io ho bisogno dei miei spazi, del mio divano, della mia cucina”, ha concluso nella videointervista Atupertu.
RADIO ITALIA LIVE con Fiorella Mannoia andrà in onda su Radio Italia Tv e su Radio Italia solomusicaitaliana stasera alle ore 21.00.