AL FESTIVAL05 feb 2022

Fiorella Mannoia e il duetto con Sangiovanni: “Ha scelto lui la cover. Gli auguro...”

Protagonista con il giovane talento nella serata delle cover di Sanremo 2022, la cantante incontra Mario Volanti al Fuori Sanremo Reward di Intesa Sanpaolo e racconta la nascita di questa inaspettata collaborazione, ma non solo

Fiorella Mannoia è ospite del Fuori Sanremo Reward di Intesa Sanpaolo, negli studi del Lolli Palace Hotel di Sanremo. La cantautrice raggiunge il nostro Presidente ed Editore Mario Volanti all’indomani della sua esperienza sul palco di Sanremo 2022, come ospite di Sangiovanni nella serata delle cover: in diretta su Radio Italia solomusicaitaliana, Fiorella parla del duetto nel grande classico “A muso duro”, ricorda le sue esperienze all’Ariston e si riscopre conduttrice televisiva.
A Sanremo, ci siamo visti per la prima volta in occasione del tuo debutto al Festival. Presentava Claudio Cecchetto...
Nel 1981. Il brano era ‘Caffè nero bollente’.
È passato parecchio tempo e quest’anno sei tornata a Sanremo per fare la cover di “A muso duro” con Sangiovanni. È un brano che un po’ ti appartiene...
Mi appartiene per la collaborazione con Pierangelo Bertoli con ‘Pescatore’, ma mi appartiene anche perché appartiene alla mia generazione: siamo diventando tutti adulti ascoltando queste canzoni. Mi ha sorpreso molto che questo brano non è stato scelto da me, ma l’ha scelto lui: è questo che mi ha indotto di più ad accettare l’invito. Non è scontato che un ragazzo della sua età canti ‘A muso duro’, l’importante era che i suoi coetanei ascoltassero una canzone come questa. L’ho trovata una scelta bella e intelligente. Sangiovanni, poi, mi ha detto che lui vorrebbe scrivere così: lui ha 19 anni e già solo pensare di scrivere canzoni con un peso è un bellissimo obiettivo da raggiungere. Gli auguro di riuscirci.
Quando sei arrivata, hai detto: “Quel palco mi dà l’ansia”. Però stavolta eri ospite e non partecipante…
Non cambia niente. Certo, quando sei in gara, ancora di più… Ma anche stavolta, nonostante dovessi cantare mezza canzone, ho sbagliato qualche parolina: posso fare tutte le prove, ma poi su quel palco sbaglio sempre. Ti taglia il respiro, forse perché c’è tanta storia. Forse aleggia nell’aria tutto quello che il palco ha visto in questi 72 anni di storia. È un palco stregato, mi piace dire che è la croce e la delizia di ognuno di noi: è la croce perché ti fa mancare la salivazione. Dietro le quinte ho visto Morandi e gli ho chiesto: ‘Sei emozionato?’. Mi ha detto: ‘Sì!’. Per cui, gli anni di carriera non significano niente, lì succede qualcosa legato a una grande emozione.
L’importante è che ci sia emozione, positiva o negativa.
Io diffiderei di chi sale là sopra senza emozione. Se ti manca quell’emozione, se non c’è l’emozione nella prima data di una nuova tournée, secondo me è meglio cambiare mestiere.
Ultimamente ti abbiamo scoperto anche come conduttrice. Come ti definiresti?
Non lo so, forse più una padrona di casa. Quello che stiamo facendo con ‘La versione di Fiorella’ è più un ricevere degli amici in casa propria. Poi ci dimentichiamo delle telecamere: le domande che faccio sono domande che farei anche a tavola in una serata tra amici. Tutti mi dicono che sembra di essere a casa, e non in uno studio televisivo. Sarà che lì dentro c’è tanta roba portata direttamente da casa mia, ma sapere che gli ospiti si sentono protetti come in un casa mi fa tanto piacere. Ero tanto emozionata e tesa quando mi hanno proposto di fare questa cosa per me nuova, adesso invece mi sto divertendo.