News12 ott 2020

Fedez: “Ecco la mia proposta per aiutare i lavoratori dello spettacolo”

Su Radio Italia, racconta gli ultimi progetti e il piccolo “incidente” nel video di “Bella storia”

Fedez racconta una “Bella storia” in diretta su Radio Italia. Nel giorno in cui lui e Chiara Ferragni hanno annunciato ufficialmente il sesso del loro secondo figlio, il cantante presenta ai nostri microfoni i suoi ultimi progetti musicali. Insieme a Mauro Marino e Manola Moslehi, Fedez spiega cosa c’è dietro i suoi “capelli arcobaleno” e lancia una proposta a tutti gli artisti con l’obiettivo di aiutare concretamente i lavoratori dello spettacolo.
Innanzitutto, auguri per l’arrivo di una bambina e per la candidatura all’Ambrogino d’Oro 2020 di Milano, insieme a Chiara. Oggi però sei qua per parlare di nuovi progetti.
Sì, è uscita una canzone che si chiama ‘Bella storia’. Tra l’altro, la cover ispirata al pittore Eugenio Carmi: di recente, dalla sua fondazione, mi hanno mandato un’opera.
“Bella storia” viene presentato come il “singolo perfetto per la tua nuova fase musicale”. Sei cambiato un po’ nell’ultimo periodo...
Non so se sia l’emblema della perfezione, ma sicuramente rappresenta un periodo di mutamento della mia vita artistica.
L’impressione è che adesso fai veramente canzoni quando ti va...
Sono abbastanza fortunato: con il tempo, la musica non è diventata la mia fonte primaria lavorativa, quindi l’ho messa da parte e la utilizzo come una vera passione. Mi sono adoperato in altri progetti e considero la musica come mera passione, senza obblighi e scadenze.
Con l’ultimo singolo, “strizzi” un po’ l’occhio agli anni ’80...
È tutto ispirato a quegli anni! Avevo voglia di indagare il futuro e, secondo me, non c’è periodo più futuristico degli anni ‘80.
Gli anni ‘80 hanno dato tanto a musica e arte ed è bello riportarla alla luce. Con “Bimbi per strada (Children)”, hai ripreso invece gli anni ’90.
Io credo che il rap in generale non innova, ma rinnova. Secondo me, mantenendo il giusto rispetto, non esistono pezzi intoccabili: è giusto provarci. “Children” abbraccia più generazioni, ha una sonorità particolare: crea un’atmosfera unica che è un misto tra ballabilità e malinconia. Secondo me si sposava con l’estate di quest’anno.
Abbiamo visto anche il video ufficiale di “Bella storia”...
Avete notato che nel video sto sempre fermo? Mi ero appena rotto un legamento che non si può operare. Ho abbandonato le stampelle e non ho male, ma dovrò fare riabilitazione.
Riprendendo il testo della canzone, pensi più spesso “all’inizio di tutto” o sei proiettato verso il futuro?
Per parte preponderante della mia vita, ho pensato alla fine: questo mi ha fatto svliuppare un grande istinto di sopravvivenza. Oggi non mi interrogo più sulla fine e mi focalizzo più sull’inizio. In realtà, sto un po’ in mezzo.
Come ci spieghi invece i capelli color arcobaleno?
Avevo solo voglia di farli e di inserire il simbolo della pace. Ho pensato che, in un’epoca in cui associamo i simboli a cose brutte o nostalgiche, il simbolo della pace è totalmente fuori moda. Così, ho deciso di riportarlo in auge.
Ieri, Milano ha ospitato “Bauli in piazza”, una manifestazione per i lavoratori dello spettacolo.
È stata una manifestazione per accendere il focus sul dibattito. Oggi io ho fatto una proposta su Instagram, perché non credo negli appelli politici: visto che non c’è stato rimborso per i biglietti dei concerti rimandati e che gli artisti stessi percepiscono un anticipo sulle vendite, io sono pronto a mettere a disposizione il 100% del mio anticipo. Se ogni artista mettesse a disposizione anche una piccola parte del suo, potremmo istituire un fondo: solo facendo qualcosa di concreto, oltre a portare denari a 570mila persone che resteranno a lungo senza un lavoro, si possono accendere le luci su questo argomento. Preferisco agire, non mi piace stare a guardare. La mia è un’idea che sto esponendo: può essere una cosa bella e super-fattibile.

Fedez: “Ecco la mia proposta per aiutare i lavoratori dello spettacolo”