Intervista02 nov 2021

Federico Rossi e Ana Mena: il primo incontro, Sol y mar e i progetti futuri

Lui sta lavorando al suo primo album da solista, dopo la separazione artistica da Ben, lei ha in programma un disco in italiano per l'anno prossimo

Federico Rossi e Ana Mena presentano a Radio Italia solomusicaitaliana il loro nuovo singolo “Sol y mar”: i due artisti raccontano come è nata questa collaborazione, sei anni dopo il loro primo incontro, e parlano dei loro progetti futuri in diretta con Mauro Marino e Manola Moslehi. Intanto, proprio durante l'intervista è arrivata la notizia della certificazione di Platino per il brano “Non è mai troppo tardi”, il primo che Federico ha scritto dopo essersi separato artisticamente da Benji.
Sei anni dopo il vostro primo incontro è nato “Sol y mar”. Come nasce la collaborazione? Federico: Ce ne abbiamo messo di tempo... Ci siamo conosciuti nel 2016, ero andato con Ben nel sud della Spagna per promuovere un pezzo e ci siamo incontrati a un festival. Al ritorno da quel festival non c'erano taxi, era tutto buio... 
Ana: Indossavo tacchi più alti di quelli che porto oggi, avevo segni. Ho fatto sette chilometri camminando, ho ancora una cicatrice... 
Federico: Ci siamo tenuti in contatto e ci siamo rivisti questa estate. Abbiamo ascoltato molte canzoni e ci siamo promessi di fare una cosa insieme, molto spontaneamente, così è nata Sol y mar

L'esibizione di Federico Rossi e Ana Mena

Tra l'altro “Sol y mar” è nata in appena un'ora…
Ana: Il ritornello in mezzora era quasi finito. Era una serata bella in studio con amici
Federico: La nuova musica che sto scrivendo nasce in contesti molto naturali, mi piace questa situazione. Speriamo presto arrivi un progetto adesso
Ana, ci siamo visti a Verona ai Seat Music Awards. Tu eri con Rocco Hunt, che ti ha insegnato l'italiano tra l'altro… Italiano e napoletano. Io in Italia mi sento a casa mia, ormai sono quasi italiana
Federico, dalla regia mi dicono che “Non è mai troppo tardi” è stata appena certificata Platino… Vi svelerò una cosa: è nata 3-4 giorni dopo che io e Ben ci siamo separati, poi me la sono portata dietro, l'ho fatta uscire questa estate, forse tardi, ma per me aveva una simbologia, aveva un significato. Praticamente è la prima canzone che ho fatto da solo
Ana, ma tu un album in italiano? Ana: Arriva, arriva. Stiamo lavorando sul mio primo album, che sarà in italiano. Uscirà il prossimo anno, spero di venire qua a presentarlo
Federico: Tra l'altro Sol y mar rappresenta un lato più nostalgico, suo e mio, è un racconto un po' diverso da quello che siamo abituati ad ascoltare. È un primo pezzo, credo molto in quello che fa Ana e sono sicuro stupirà
Quanto è difficile scrivere in due, mettere d'accordo due menti? Ana: È stato molto naturale, era una giornata con amici. Abbiamo messo una base e abbiamo lasciato scorrere quello che ci trasmetteva
Fede: Non abbiamo pensato di scrivere su questo, è stato un flusso di coscienza. Penso sia bello scrivere con una persona che riesce a captare i tuoi punti. Quando scrivo da solo non riesco a capire del tutto alcune cose, un'altra persona ti dà più consapevolezza
Ana, che differenza c'è tra cantare in spagnolo e in italiano? In realtà è molto simile perché le musicalità e lingue sono molto simili
Live? Concerti? Si muove qualcosa? Federico: Io ho bisogno di far uscire un repertorio, in primis sto pensando a quello. Metto insieme l'immaginario, poi parto. Ora ho poco per fare un live. Il mio primo obiettivo è quello, dopo non ci si ferma più
Ana: Io il prossimo anno, dopo il disco, vorrei fare un paio di concerti qui in Italia
Federico: Sono vibes in comune, per questo abbiamo fatto questa collaborazione
Federico, spoileraci qualcosa in più rispetto al tuo nuovo album? Sarà sempre pop, non faccio rap o altre cose, però ho tanti colori e sto cercando di trovare quello che mi rappresenta di più. Le canzoni ci sono, ne ho tante, ora devo scremare, fare una selezione
Ana, cosa dicono in Spagna del tuo successo in Italia? Sono tutti contenti e sorpresi, anche io sono molto sorpresa, devo dire la verità