E’ stata una serata pazzesca. Te lo aspettavi?
“Sì, ma bisogna continuare, è appena iniziata. Me lo aspettavo, ma si parla solo a conti fatti. E’ una bella spinta, ma si può fare sempre meglio”.
Per te è stata la seconda volta sul palco dell’Ariston. Com’è stato senza pubblico in sala?
“Io stavo con gli occhi chiusi, quindi me lo sono goduto dentro la testa, come l’anno scorso. Vivo il palco in maniera abbastanza mia e l’ho vissuta al cento per cento”.
Qual è il messaggio che stai portando a Sanremo?
“Diciamo che preferisco farlo scegliere alle persone, ma sicuramente la canzone tratta il tema dell’incomunicabilità e dell’importanza del dialogo. Secondo me, dopo questo momento, tutto si è estremizzato. Ora la mancanza di dialogo è più accentuata ma non è dovuta al Covid, è un fatto che esisteva già a prescindere. Si è perso proprio il contatto, i ragazzini di adesso sono molto più sul computer e hanno un po’ perso il contatto vero”.
Come funziona il tuo sodalizio artistico con il produttore GG?
“Con il mio produttore c’è tanta amicizia e senza la nostra amicizia non sarebbe nato nulla. E’ stata un po’ una condivisione di sogno. Siamo una forza insieme e queste fondamenta hanno fatto da pilastro per questo mondo che stiamo creando. Nel nostro team siamo tutti amici e questa è la cosa più bella”.
Qual è il tuo segreto di felicità?
“Il mio segreto di felicità è condividere. Devo dire che apprezzo di più guardare la felicità negli altri che sentirla io”.
Nella serata di giovedì condividerai il palco con Nesli. Come nasce questa collaborazione?
“E’ stata una scelta difficile perché, essendo musicisti che fanno tutto da sé, non abbiamo un passato di cover e ci è presa un po’ l’ansia. Poi ci è venuta in mente ‘La fine’ di Nesli e sarà la nostra prima volta”.