Sei molto indaffarato quante cose hai fatto? “Tante, bisognava usare il tempo a disposizione, in questi due anni di pandemia, chiusi dentro casa. Ho scritto molto”
Ti sei esibito con “Sei tu”. Ho notato un'esibizione meno urlata, più pacatezza e molta intensità. “Grazie. Sono contento che questo primo scoglio sia passato, arrivare lì a proporre canzone per la prima volta la canzone a un pubblico numeroso è sempre difficile Scendere la scala fa paura, perché stai per scrivere un pezzo della tua storia, irreversibile”
Hai fatto tante cose: canzoni, musica per un film, un film. Sei anche cinema! “Il 7, l'8 e il 9 febbraio ci sarà un evento speciale al cinema. Uscirà Ghiaccio, che ho diretto con Alessio De Leonardis. Era un'idea che avevo da tempo, ma non c'era mai l'occasione, durante i primi mesi di pandemia c'è stata invece una parentesi di tempo per potermi dedicare a questo progetto. In tempi record abbiamo messo su cast e produzione”
Questo mestiere ce l'avevi nel sangue? “Io ho fatto l'Istituto per la cinematografia e la televisione Rossellini di Roma. Questo è stato il mio liceo, ma poi mi sono espresso meglio nella musica”
Tu sei nella top ten e ti sei ricordato di indossare una giacca, un bel completo e hai fatto una bella figura. “Mi sono affidato, ti ho dato retta Enzo. Nel 2018 mi hai sgridato. Che poi ero con Ermal e lui è molto preciso, io invece sono sempre in tuta, pure adesso, per una questione di comodità”
Hai detto che ti sei fatto aiutare, in questi giorni molti hanno sottolineato la figura dello stilyst. Hai adottato questa strada? “Sì perché io non sono molto affidabile su questa cosa. Nel mio guardaroba ci sono tante cose che mi regalano le persone con cui lavoro, ma io avrò una ventina di tute e utilizzo quelle. Essendo ignorante in materia mi sono affidato a una persona competente”
Quello che ti propongono ti rispecchia? “Certo, c'è un lavoro dietro. Magari lo stylist ha la sua idee e bisogna trovare un compromesso tra quello che lui vede e quello che io sento. Se mi indica una cosa bellissima ma io non mi sento a mio agio, poi non riesco a interpretare il brano. Stamattina ho ringraziato Calogero, ho fatto bene ad ascoltarlo”
Ci saranno due eventi speciali a febbraio: il 15 a Milano, 22 a Roma. Presenterai qualcosa, vuoi dircelo tu? “Al di là della presentazione dell'album che uscirà domani, sono due eventi per incontrare persone. Questo è un momento cruciale perché dopo due anni potrò incontrare i miei fan, farò un piccolo showcase, parleremo un po'. Spero proprio che questo Festival possa segnare una linea nera e definitiva su questo periodo brutto. Sono i primi passi che stiamo muovendo. L'augurio più grande che faccio a me stesso e agli altri artisti che sono qui, ma anche quelli che non sono a Sanremo, è proprio tornare a suonare dal vivo con la spensieratezza di prima”