FESTIVAL, MUSICA E CINEMA16 feb 2022

Fabrizio Moro, “A Sanremo 2022 con i mocassini tagliati”: ecco perché

Il Festival con “Sei tu” ha esorcizzato anche la rabbia della pandemia: “Non potevo accarezzare i miei figli. Il film ‘Ghiaccio’? Un’emozione che la musica non mi dava da tempo”. Ecco l’intervista e l’esibizione a Radio Italia solomusicaitaliana

Fabrizio Moro è andato a Sanremo 2022 con “Sei tu”, “i mocassini tagliati” per non cadere, la rabbia della pandemia - “Non potevo accarezzare i miei figli” - e il film “Ghiaccio” in uscita: “Senza Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni il film non ci sarebbe. Mi hanno aumentato la voglia di fare cinema. È stata un’emozione che la musica non mi dava da tempo”. Il cantante si esibisce live voce, chitarra e piano con 2 canzoni, “Sei tu” e “Le cose che hai da dire”, entrambe inserite nel nuovo EP “La mia voce”: “Mi sono svegliato un’ora fa, prima non scaldavo mai la voce, prima dei concerti perdevo tempo fino all’ultimo per salutare artisti e amici, ora invece a 46 anni di cui 20 di carriera ho iniziato, oggi però qui mi sono scaldato solo 2 minuti. Spero di ricordarmi il testo, perché i nuovi brani non li ho ancora metabolizzati…” ride. Ecco l’intervista dal Reward Music Place in radio, tv e radioitalia.it con Mauro Marino e Manola Moslehi.
Qual è il tuo primo bilancio dopo il Sanremo con “Sei tu” e l’uscita al cinema del film “Ghiaccio”?
In questo momento sono molto confuso, abbiamo lavorato tanto, siamo stati chiusi in studio due mesi per registrare la colonna sonora del film ‘Ghiaccio’, poi è accaduto tutto in fretta dopo due anni in cui eravamo rimasti chiusi in casa. Essere premiato per il miglior testo è stata una grande soddisfazione, ma ancor di più vedere il mio primo film in testa al botteghino. Senza Alessio De Leonardis, co-sceneggiatore e co-regista, e senza gli attori Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni il film oggi non sarebbe così. È successo tutto in tempi record. Abbiamo scritto la sceneggiatura in un mese e in pochissimo tempo è partito tutto, dalla produzione alla distribuzione ai casting, nel cinema non succede mai

Intervista a Fabrizio Moro (16/02/2022)

Com’è stato lavorare con questi grandi attori?
Non ho mai visto una dedizione al lavoro come quella. Giacomo Ferrara in “Suburra” era molto magro, per il film si è preparato con il campione di pugilato Giovanni De Carolis e ha avuto una trasformazione incredibile. Anche Vinicio. Sono due ragazzi straordinari, mi hanno aumentato la voglia di fare cinema. Vedere i personaggi che hai immaginato concretizzarsi davanti a te è un sogno: rappresentano due campioni nella vita e sul ring. Inizialmente il film durava 2 ore e mezza, abbiamo tagliato un’ora. È stata un’emozione che la musica non mi dava da tempo, considerando che sono due anni che non suoniamo: prendo la maggior parte dell’energia e delle cose belle da loro, il pubblico. Non sono uno sperimentatore, in studio dopo un po’ mi rompo i c… Mi piace scrivere: canzoni, libri, film… In studio le melodie e gli arrangiamenti nascono con i miei collaboratori. Il palco è la fonte d’ispirazione più grande
Che dicono i tuoi figli Libero e Anita?
Gli ripeto spesso che non si giura, perché la parola data a una persona dev’essere quella, è una delle prime cose che gli ho insegnato. Lui si è addormentato alla prima di “Ghiaccio”: “Papà, l’ho già visto tre volte, so come finisce…” mi ha risposto, quando gli ho detto di stare sveglio che intorno c’era gente. È nel periodo dell’adolescenza, sta sulle sue
Questo EP è solo la prima parte del progetto
Inizialmente non c’era l’idea di fare Sanremo, poi Amadeus ha sentito il brano, alla fine ho deciso di partecipare. C’erano solo questi 6 brani già prodotti, poi gli altri pezzi usciranno in un secondo EP a fine settembre, ci lavorerò quest’estate. Ho inserito “I pensieri di Zoe”, cantata da Fiorella Mannoia, e “La mia felicità”, scritta per Emma Marrone: ho voluto reinterpretarle a mio modo
Hai tenuto un evento esclusivo di presentazione live ieri a Milano, poi sarai a Roma il 22 febbraio
Rivedere i fan è un’emozione molto complicata da spiegare a parole, noi musicisti ci siamo un po’ intorpiditi in questi due anni, ricevere questa botta improvvisa di emozione è stata un’esperienza forte, vederli cantare anche con le mascherine e alzarsi in piedi sotto il palco è una grande emozione, spero che quest’estate si possa tornare a suonare in totale libertà, senza più lasciare tra parentesi spensieratezza e gioia
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Com’è la situazione attuale dei concerti?
In un mese e mezzo riusciremo a capire davvero cosa succederà quest’estate e ad avere un calendario definitivo. Siamo rimasti in sospeso, perché fortunatamente il mio tour si era appena concluso prima della pandemia, quindi non ne avevo uno nuovo in programma. Abbiamo fatto spesso un appello al governo, se quest’anno continua come gli ultimi due, il settore rischia di sparire, dobbiamo metabolizzare questo brutto fantasma e tornare a fare concerti come accade negli altri Paesi senza più la paura che ci ha obbligato a distanziarci e con la capienza al 100%
Come vivi Sanremo?
Per me è un momento pauroso, mi hanno detto che ero troppo serio. Ero teso, perché questo è un lavoro su cui abbiamo speso tante energie, dall’EP al film: non ero pronto per il Festival inizialmente, poi mi sono convinto, ma lo vivo sempre con paura perché ho la percezione che sto per scrivere la mia storia, quindi ogni eventuale sbaglio resterà per sempre: se canto male o se cado per le scale… Mi hanno dato dei mocassini, allora ci ho fatto dei tagli sotto, per non rischiare di scivolare a causa della suola liscia, sì, tipo gomme da neve…
Alcuni fan presenti qui nel Reward Music Place si sono riconosciuti nel video di “Non mi avete fatto niente” da Radio Italia Live - Il Concerto a Palermo nel 2019, pochi mesi prima dell’inizio della pandemia
Sono senza parole, spesso diamo per scontate tante cose, anche la nostra libertà, anche fare le piccole cose, come una cena in famiglia o tra amici. Ci sono stati momenti in cui non potevo neanche accarezzare i miei figli, non potevo ammalarmi, altrimenti non avrei potuto portare a compimento i miei progetti. Ora è bello poter ispirare questa felicità e la voglia di tornare ad essere persone normali: oggi poter abbracciare un amico è tornata ad essere una delle cose più belle. Siamo sempre ottimisti
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