Questa sera, lunedì 23 dicembre, dalle 21, Fabrizio Moro è protagonista del programma dedicato alla musica italiana dal vivo, condotto da Manola Moslehi e Daniela Cappelletti, in contemporanea su Radio Italia, Radio Italia Tv e radioitalia.it.
FORUM DI ASSAGO. Fabrizio Moro ha portato il suo album Figli di nessuno in tour nei teatri, dopo le anteprime al Palazzo dello Sport di Roma e al Forum di Assago (Milano). L'artista ha realizzato il sogno di esibirsi al Forum. “Ho tantissimi ricordi che rimarranno indelebili nel mio cuore e nella mia mente. Ricordi che hanno segnato dei passi molto importanti all'interno di questo percorso che è iniziato ormai tanti anni fa. Sognavo di suonare al Forum di Assago da sempre. È un po' come il Palazzetto dello Sport di RomA o lo Stadio Olimpico. Suonare in un tempio della musica così importante, in una città che poi nel tempo mi ha adottato è stata un'emozione pazzesca. Non vedo l'ora di tornarci”, ha raccontato.
SCRITTURA. Abbiamo chiesto a Fabrizio se in tour si è concentrato solo sui concerti o se ha scritto nuove canzoni. “In realtà scrivo sempre però mi sono concentrato molto sull'attività live perché abbiamo suonato tanto. Abbiamo fatto circa 25 concerti in un mese e mezzo, sono tantini. Non c'era tempo per fare altro”, ha risposto, aggiungendo: “Ci siamo impegnati tanto per questo tour, abbiamo cercato di costruire uno spettacolo degno delle fatiche fatte per la produzione di questo album”.
FAN. Moro ha fan di tutte le età, anche bambini. Ad esempio, ha postato la lettera di Emanuele 6 anni, l'età di sua figlia Anita... “Questa è una cosa che mi fa impazzire. Anno dopo anno vedi come cambia il tuo pubblico durante questa bellissima camminata. Ultimamente vedo che ci sono bambini piccoli e persone anche abbastanza anziane, vuol dire che la musica che faccio è arrivata a tante generazioni”.
STATUA. Intanto dopo il murales a San Basilio, è arrivata anche una scultura per lui: “Sì, ho ringraziato personalmente questo ragazzo campano che ha realizzato la scultura di Fabrizio Moro. Di solito queste cose si fanno quando sei morto. Io fortunatamente ho la possibilità di godermela da vivo. Lo ringrazio tanto, sono dimostrazioni d'affetto bellissime però mi mettono un po' a disagio, è un po' come quello che scrive la biografia quando è ancora viva. Sono cose che ci sono e io me le godo, ancora devo andare a vederla e a farmi una foto”, ha commentato.
Fabrizio Moro ha poi detto: “Ho visto che è diventata un po' una meta di pellegrinaggio per tanti ragazzi di tutta Italia. C'è una panchina vicina dove hanno appuntato le frasi delle mie canzoni. Ho un pubblico meraviglioso, ogni volta che sono in crisi per qualsiasi motivazione mi sorregge sempre, sia sul palco sia lontano dal palco. Si sono affezionati tantissimo alla mia storia e a quello che dico attraverso le mie canzoni”.