“Facciamo un film insieme!” è l’invito a Checco Zalone nella video intervista #atupertu.
Come si trasforma la pubblicazione di un singolo in un evento? C'è una formula segreta tipo “1, 2, 3, 4: Pippo Baudo” come nel cortometraggio? Nella chiacchierata il cantante risponde spiegando anche il significato di questa curiosa password…
“Sono un po’ anticonformista rispetto alle regole dei social, che ci impongono di continuare a creare contenuti giornalieri per tutte le piattaforme e questo va a inficiare la qualità, di cui sono un grande amante”, spiega l’artista, “Infatti i miei lavori escono con tempi molto lunghi; ad esempio, adesso è passato un anno dal mio ultimo singolo Volare con Gianni Morandi, però lancio un progetto molto grosso che chiaramente diventa automaticamente evento perché dentro c’è tutto quello che in 12 mesi mi è venuto in mente di fare. Quindi non c’è una regola e non è voluto, ma bene o male succede e ne sono felice perché comunque funziona”.
FACCIO QUELLO CHE VOGLIO. Il mini-film che accompagna la canzone è stato ideato con i canoni di un preciso genere: “È uno spy movie comedy, molto americano e molto Netflix. Mi piacciono i film d’azione e mi faceva ridere l’idea di me al centro in un action movie, perché sono forse lo 007 più improbabile. Questo controsenso funziona: sono contento perché è venuto fuori un prodotto a livello cinematografico e nei video musicali italiani non era mai successo”.
Fabio Rovazzi ha curato ogni passo dalla A alla Z: “Ho sempre scritto, diretto e montato i miei video e stavolta l’ho anche prodotto: questo è molto importante perché mi ha dato il pieno controllo della qualità e mi permette di fare le cose che voglio io, poi chiaramente a questo giro… ho esagerato!”
IL SOGNO. Le sue canzoni in futuro potrebbero far parte di un concerto-spettacolo, tipo musical, magari in un tour? “Non ci ho ancora pensato, chiaramente se dovessi fare dei live mi imposterei sotto quella falsariga. Per ora ho quattro brani, quando ne avrò di più, volentieri: mi piacerebbe fare dei live più avanti, studiati e fatti bene”.
Il cantante scherza su uno dei suoi più grandi desideri, che purtroppo è sfumato: “Il mio sogno, e lo dico sinceramente, è sempre stato riempire San Siro con una canzone, però è durato fino a Tutto molto interessante (il secondo singolo dopo Andiamo a comandare, ndr), poi non è stato possibile realizzarlo…”.
CINEMA, ZALONE E TALENTO. Rovazzi è stato protagonista de “Il vegetale” diretto da Gennaro Nunziante, regista dei film di Checco Zalone che Fabio cita nel testo del brano: potremmo vederli prima o poi insieme?
“Non credo, cioè Checco, se mi stai guardando: sì, sì, facciamo un film insieme!”, risponde, “Però lui è un one man show: è giusto tenerlo da solo all’interno dei suoi film perché funziona. Abbiamo anche una comicità molto diversa: lui aggredisce i contesti, io li subisco; siamo alfa e omega, completamente diversi. Sarebbe bello, lo ammetto; mi faceva ridere citarlo perché ho fatto un film con il suo regista e quindi dico: ‘Potrei fare gli incassi di Zalone e invece sono ancora qua!’”
Artista, regista, comunicatore: quale talento metterebbe al sicuro nel caveau di una banca, come nel videoclip? “Nel caveau del video non metterei niente al sicuro, visti i criteri di sicurezza... non so esattamente quale sia il mio talento, non l’ho ancora individuato alla perfezione, devo essere sincero, forse la creatività è un punto forte, a livello autorale sono abbastanza ferrato… Di certo faccio quello che voglio!”