#FABIOROVAZZIDAY27 lug 2021

Fabio Rovazzi Day: “Sogno il cinema. Quella notte con Elton John...”

Nella giornata dedicata a lui da Radio Italia solomusicaitaliana e Il Corriere della Sera, Fabio si racconta in una lunga intervista, tra il presente con “La mia felicità” e i progetti per il futuro

Nel Fabio Rovazzi Day, la giornata speciale che Radio Italia solomusicaitaliana e Il Corriere della Sera hanno dedicato interamente a lui, Fabio Rovazzi arriva a Villasimius, in Sardegna. Dal VOI Tanka Village, da dove la nostra emittente trasmette a partire da questa settimana, l’artista è protagonista di un’intervista in compagnia della nostra speaker Marina Minetti e del giornalista del Corriere Andrea Laffranchi, collegato a distanza per l’occasione: c’è spazio, ovviamente, per l’ultimo singolo “La mia felicità”, ma anche per tante curiosità e aneddoti.
Dove trascorreva le sue vacanze un lambratese come Fabio Rovazzi?
Con la Sardegna ho sempre avuto un bel rapporto, mio nonno è tra i fondatori della scuola velica di Caprera. È un territorio pazzesco, spesso vado a Porto Cervo, come l’estate scorsa, dove ho tanti amici. Qua a Villasimius non ero mai stato, nei prossimi giorni mi faccio un bel giro!
“La mia felicità” è il tuo nuovo singolo. Sei soddisfatto?
Moltissimo, sto ricevendo un sacco di feedback positivi. È stato un pretesto per rimettermi in carreggiata. Il video è stato un bel lavoro, sono contento. Come non esserlo?
Alcuni numeri del video: 150 persone coinvolte, 7 giorni di riprese, 9 location, 4 mesi di lavoro tra America e Italia. Hai fatto le cose in grande...
Il presupposto per questo video era molto più semplice. Poi, scrivendo idee, ne ho ripescata una vecchia che avevo scritto per un film prima della quarantena. Non riesco a fare le cose semplici, però è figo perché è il primo video che faccio con un animatronic, il pupazzo robotizzato che si usa spesso nei grandi film. È stato un pretesto per conoscere persone di Los Angeles che fanno questo lavoro: ogni video è un'occasione per aggiungere persone al team e provare tecniche nuove.
Come hai creato questo pupazzo, Dru?
È stato un lavoro che abbiamo fatto io e Christian Cordella, che ha avuto un successo incredibile a Hollywood e lavora per la Marvel. Mi sono confrontato con lui: dentro, ho messo tanti riferimenti a personaggi e ‘animaletti’ che mi piacciono molto, dai Gremlin a Baby Yoda. Alla fine abbiamo raggiunto quel disegno testando tante cose, dalle orecchie agli occhi. La cosa che mi piaceva di più era avere una creatura con un’espressione triste: mi piace pensare che chi dà felicità è triste. Le orecchie grandi di Dru, per un attimo, mi hanno fatto pensare di farlo volare, ma.. costava troppo.
Nel video, ovviamente, c’è anche Eros Ramazzotti, che aveva già partecipato alla clip di “Faccio quello che voglio”. Com’è nata questa nuova collaborazione? Lui parla di te come un genio, tu con che parola lo descriveresti?
Buono! È una persona molto buona ed è stato anche super-gentile e disponibile per questo progetto. Ai tempi di ‘Faccio quello che voglio’, in realtà, la scena della molletta mi era stata auto-proposta da lui, ma per mesi le persone mi hanno chiesto come avevo fatto a convincerlo. È una persona straordinaria. Mi piaceva creare 2 tipologie di persone che vivono le vacanze in maniera diversa: per il ruolo del personaggio che non voleva aiutarmi a salvare il mondo, ho pensato a Eros.
Un giorno Fabio Rovazzi farà il regista anche al cinema?
Mi piacerebbe un sacco mettere mano su un mio progetto al cinema. Finora ho fatto solo l’attore in film non mio, ma mi piacerebbe fare qualcos’altro. In questi anni è cambiato tantissimo il mercato, non si capisce quale sia il miglior modo per approcciare a quel mondo. Ci sono tanti dubbi e paure, ma prima o poi…
Quest’estate ci sono tante canzoni con sentimenti e mood positivi, come la tua.
C’è anche ‘L’allegria’ di Gianni Morandi e Jovanotti. Quest’estate abbiamo bisogno di quello! La musica deve trasmetterlo, non possiamo lasciarci condizionare da tutto quello che abbiamo passato nell’ultimo anno. La musica è fondamentale.
A cosa assomiglia la tua felicità?
È difficilissimo stabilire che cosa sia la propria felicità. Ci sono un sacco di casi di felicità apparente, di cose finte. La mia felicità in questo momento è questo pezzo e questo progetto, in quanto è stata la mia ripartenza da tutto quello che passato in quarantena. Tra 10 anni sicuramente sarà qualcos’altro.
Nei mesi bui che abbiamo attraversato, eri sempre attaccato ai videogame?
Certo! Purtroppo c’è ancora la visione dei videogiochi come allontanamento dalla socialità. In realtà, negli ultimi anni, non si può più giocare da soli, quindi i videogame sono diventati un’occasione per stare insieme. Se non ci fossero stati, in quarantena saremmo esplosi, almeno i più giovani.
Laffranchi:  Ne “La mia felicità” dici che ha dormito 2 anni, ma mi ha confessato di aver dormito sotto Elton John per un po’ di notti...
Temporaneamente, ero con Karen in Torre Velasca mentre stavo cambiando casa. La nuova casa era in costruzione, quindi ne ho presa una temporanea: c’eravamo solo io e Elton John, ma non ci siamo mai incontrati. È inspiegabile come mai fosse lì con la famiglia in quel periodo e… un abbraccione al buon Elton!
Laffranchi:  4 anni fa, con “Volare”, avevi anticipato i duetti tra generazioni diverse. Quest’anno ormai è la norma, ma tu hai bruciato tutti...
Il pezzo con Morandi mi venne in mentre perché vidi un featuring tra i Lonely Island e Michael Bolton. Sono impazzito e ho pensato di replicare questa cosa in Italia. Andava solo tirato in mezzo un personaggio che capisse la positività e l’autoironia del progetto: in quel periodo era nato il fenomeno di Morandi sui social, poi la storia la conosciamo tutti.
Hai coinvolto tanti artisti… Ora chi ti sfugge?
Ci sono tanti personaggi incredibili con cui vorrei collaborare: con Jovanotti mi piacerebbe un casino, anche Caparezza lo stimo tantissimo. Ma la lista è infinita, sarebbe bello anche studiare una cosa da zero con un personaggio, perché spesso mi trovo a scrivere una cosa e proporla. Vediamo cosa ci riserva il tempo!