#ATUPERTU CON...24 nov 2021

Ermal Meta e l'orgoglio della gavetta: “Non ho mai rifiutato un concerto!”

Nella giornata dedicata interamente a lui da Radio Italia e Corriere della Sera, il cantante ripercorre la carriera, dai concerti nei piccoli bar allo stadio di Tirana. #atupertu con la Redazione di Radio Italia solomusicaitaliana, svela retroscena sull'ultimo singolo, fa gli auguri alla Nazionale Italiana e parla di... Mark Zuckerberg

In occasione dell'Ermal Meta Day, la giornata che Radio Italia solomusicaitaliana e Corriere della Sera gli hanno dedicato, Ermal Meta incontra #atupertu la nostra Redazione per ripercorrere la sua carriera, dai concerti davanti a pochi persone all'ultimo in uno stadio, dalle prime canzoni fino all'ultimo singolo “Milano non esiste”. Il cantautore, però, ha qualcosa da dire anche alla nostra Nazionale e svela cos'è successo quando Zuckerberg ha scelto proprio “Meta” come nuovo nome dell'azienda che comanda i principali social network.
L'Ermal Meta Day, iniziativa unica di Radio Italia solomusicaitaliana e Corriere della Sera, vuole celebrare la lunga carriera dell'artista. Ma cosa direbbe lui al se stesso di 20 anni fa, quando muoveva i primi passi nella musica? “Il consiglio che potrei dargli è: continua così, non ti fermare, non ti arrendere”, racconta Ermal da 40enne. “Mettici un po' di meno però!”.
Prima di arrivare al successo di oggi, infatti, il cantautore ha fatto una lunga gavetta: “Sono stati tanti anni, ma non ho mai rifiutato un concerto”, precisa nella nostra rubrica #atupertu, anche al costo di farsi mille chilometri in un giorno. “Si passava da palchi importanti, come quello dell'Heineken Jammin' Festival 2010 in apertura agli Aerosmith, a suonare davanti a 20 persone il giorno dopo in un baretto”. Quindi, ribadisce con fierezza: “Sono orgoglioso di dire che, durante gli anni della mia gavetta, non ho mai rifiutato un concerto, mai!”.
Questa filosofia lo ha portato dov'è oggi, fino all'ultimo grande concerto allo stadio di Tirana, in Albania. Ripensandoci, Ermal dice: “Nei sogni di tutti i musicisti c'è per forza quello di suonare in uno stadio, in spazi grandi, in spazi aperti... Io sinceramente non ho mai pensato agli spazi in sé. Quello che ho sempre desiderato è fare musica, poterla fare nel migliore dei modi e farla veramente ovunque ne avessi l'opportunità”.
Rimanendo al presente, mancano solo due giorni al ritorno di Ermal Meta con il nuovo singolo, una uscita che è stata preannunciata da una curiosa fotografia che ha fatto impazzire i suoi “Lupi”: il soggetto è Ermal, davanti al suo studio di registrazione, alle 2.20 di notte. “È la foto della telecamera di sicurezza. Si vede anche l'orario, ma in realtà noi siamo usciti dallo studio alle 3 e mezza!”, ha detto ai nostri microfoni, commentando l'immagine che potete vedere nel video qui sotto. “Era solamente un momento di pausa, ci siamo messi fuori per prendere un po' d'aria. Quel giorno avevo appena finito di fare il provino di 'Milano non esiste', che è il mio nuovo singolo”.

#atupertu con Ermal Meta (Artista Day)

Radio Italia solomusicaitaliana, media partner ufficiale della Nazionale Italiana di calcio, ha accompagnato Ermal Meta anche la scorsa estate, all'Olimpico di Roma, per vedere in azione gli Azzurri a Euro 2020. Proprio a loro, che adesso si trovano agli spareggi per qualificarsi ai Mondiali, il cantante ha lanciato un messaggio: “Dobbiamo farcela, da Campioni d'Europa dobbiamo per forza andare ai Mondiali! Quindi, vedete voi cosa dovete fare, ragazzi... in bocca al lupo!”.
In chiusura non poteva mancare un riferimento a tutta la vicenda legata a Facebook e a Mark Zuckerberg, che ha deciso di rinominare la sua compagnia e trasformarla in... Meta. “Mi sono arrivati centinaia di messaggi, tutti più o meno riportanti lo stesso meme”, ha spiegato ricordando il giorno dell'annuncio da parte del magnate americano. Nel video #atupertu trovate anche il fotomontaggio, con Ermal nelle vesti di Mark, che è impazzato subito in rete: “Dopo un po' non faceva più ridere. La prima volta però, lo devo ammettere, ha fatto molto ridere!”, ha detto. La cosa curiosa è che ora, aprendo social come WhatsApp, Instagram o Facebook, compare sempre proprio la scritta “Meta”: “È strano, vedo il mio cognome, ma non è cambiato assolutamente nulla per me”, ha concluso l'artista.