Ieri sera ti abbiamo visto sulla nave a Sanremo: hai cantato il brano dello scorso anno, “Un milione di cose da dirti”. Com’è andata rispetto all’esibizione del 2021 all’Ariston?
“C’era meno tensione, perché ovviamente ero un ospite e non ero in gara. Sono stato molto felice che Amadeus mi abbia invitato. La location era meravigliosa, sono stato molto felice di cantare e ho incontrato tanti amici. Per me è stata un’esperienza meravigliosa!”
Ora vai di corsa a Tirana...
“Tirana quest’anno è la Capitale Europea della Gioventù, quindi mi hanno invitato a fare un discorso di apertura e dire qualcosa ai ragazzi. Ho preparato un discorso e soprattutto suonerò un paio di canzoni.”
Nell’ultimo anno hai fatto comunque tante cose. Come hai fatto a conciliare la situazione sanitaria e le tue attività?
“Abbiamo cercato di fare tutto nella massima sicurezza. La sicurezza però non si concilia con un grande numero di eventi. Ho fatto tante cose, ma tutte contenute, piuttosto che rimanere fermi. L’anno scorso probabilmente era diverso, perché la variante Delta era cattiva ma meno contagiosa; oggi invece è esattamente l’opposto. Una cosa è certa: fa paura sempre ed è giusto che sia così, da una parte. Ma, dall’altra parte, dobbiamo imparare a prendere le misure e trovare un modo, tutti insieme, di andare avanti. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi: io ho una tournée nei teatri che inizierà a breve e che cerco di portare avanti facendo prove e quant’altro. Spero che vada tutto bene, sono consapevole del fatto che il periodo è quello che è. In qualche modo, il futuro bisogna inventarselo, e questa è forse la parte più divertente.”