News09 feb 2016

Enrico Ruggeri a Sanremo: “Canto tutte le prime volte della vita”

“All'Ariston rischi di distrarti tra Giletti, Solange, le messe in piega”

Al Festival di Sanremo 2016 c’è il “rischio distrazione”: Enrico Ruggeri ne ha parlato con Mario Volanti in onda su Radio Italia dal Fuori Sanremo by Lancome.
Stasera canterai per settimo. Un artista esperto come te si emoziona ancora sul palco dell'Ariston?L’emozione vera sarà quando, finito il Festival, partirà il mio tour teatrale, con la gente che pagherà il biglietto e verrà solo per me. Il festival è comunque importante ma parlerei più di concentrazione che emozione, perché dal palco dell’Ariston vedi in platea Massimo Giletti che ti saluta, Solange in terza fila, le signore con la messa in piega... In quel contesto bisogna tenere alta la concentrazione per non distrarsi, altrimenti rischi di stonare”.
Di cosa parla “Il primo amore non si scorda mai”, la tua canzone in gara?Il mio brano racconta gli anni fondamentali della vita, quelli dai 15 ai 20 anni, perché noi siamo quello che ci è capitato: il testo si riferisce al primo amore, al primo concerto, alla prima volta allo stadio, alla prima volta che ti sei emozionato per una situazione che non eri in grado di gestire”.
Questo singolo farà parte del tuo nuovo disco.Venerdì, 12 febbraio, esce un doppio album: un cd conterrà i miei successi dall’86 al '91, l'altro sarà un cd di inediti; ci saranno anche quattro cover di David Bowie, per un totale di 29 tracce tutte risuonate in studio”.
Oltre che cantautore, sei anche conduttore e calciatore.Sono 31 anni che faccio parte della Nazionale Cantanti, ho giocato 250 partite e fatto 120 gol, quasi uno ogni due match: per un centrocampista non è poco. Se un allenatore dell’Inter mi chiamasse giocherei volentieri per un tempo con la mia squadra del cuore e avrei i nervi più saldi di Felipe Melo. Alla mia età però andrei anche al Milan”.

#atupertu con Enrico Ruggeri: l'Inter e il primo amore