ANDROMEDA. Il brano parla anche del mito della giovane che con la sua bellezza e fragilità conquista l'eroe Perseo: “In qualche modo sì mi rappresenta, dall’altra parte sono anche contrapposta a lei, perché ho delle fragilità che nascondo: voglio sempre mostrarmi forte. Infatti Mahmood usa le catene di Andromeda come metafora delle catene che ho dentro, io imprigiono quello che sono, cioè una donna molto delicata, nella realtà, che però ha la necessità di dimostrare di essere sempre sul pezzo e di essere pronta, della serie ‘nessuno può permettersi di mettere Baby in un angolo’, come dicevano in Dirty Dancing”.
EUROVISION. Andromeda di Elodie è tra i brani più "internazionali" del Festival di Sanremo 2020: “Quando ho sentito l’arrangiamento mi ha commosso. Dario Faini ‘Dardust’ ha trovato dei suoni che non ha nessuno: ricordano il voguing, la dance anni 90, gli archi suonati come nella dance degli anni 70. In Italia non sono stati usati per nessuno, quindi mi ha fatto un grande regalo: si è messo lì con amore a cercare le sonorità giuste, che ti rendono unico. Amerò questi due uomini, Faini e Mahmood, per tutta la vita: mi hanno donato un momento che ricorderò per sempre”.
Questo sound rende possibile fare un pensierino sull’Eurovision Song Contest, in cui proprio Mahmood l’anno scorso ha riscosso un grande successo con Soldi dopo aver vinto Sanremo: “Ora devo fare bene queste esibizioni, portarmi a casa un buon risultato in termini di credibilità, di charme sul palco, di ottima performance vocale. Con l’Eurovision ci stiamo portando troppo in avanti…”.
Nella serata delle cover del Festival, Elodie si esibisce con il pianista siriano Aeham Ahmad, il brano “Adesso tu” di Eros Ramazzotti.