News09 feb 2016

Elio e le storie tese #atupertu: “Il sito hackerato? Colpa di Mangoni”

La band spiega tutte le interpretazioni possibili di “Vincere l'odio”

Prima del Festival di Sanremo, il sito ufficiale di Elio e le storie tese è stato hackerato e la band ha indagato sul cyber-attacco: “Avevamo dei sospetti, si può dire una parola forte?”, dicono scherzosamente Elio, Faso e Cesareo ai nostri microfoni, “È stato quello stolto di Mangoni (membro non ufficiale della band ndr), è una cosa che avevamo nel cuore e volevamo dirgli da tanto tempo”. Alla domanda se il brano sanremese “Vincere l’odio” sia una citazione al contrario di “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri, fingono di infuriarsi: “Non è una citazione”, urlano e chiamano la sicurezza: “Portate fuori la redazione e picchiatela anche!”. Con un ironico video su Facebook, il gruppo ha spiegato che per 'vincere l'odio' si può, ad esempio, lavare i vetri dell'auto in Autogrill per godersi il panorama.
Ora la band rivela alla redazione di Radio Italia, per la rubrica “#atupertu”, altre azioni possibili: “Amare e cercare, come abbiamo fatto ora, di non reagire alle provocazioni politicizzate perché la vostra redazione ha appena cercato di provocarci in modo politico ma noi abbiamo risposto con una battuta: questo è 'vincere l'odio', sempre che il titolo significhi 'sconfiggere l'odio', perché in realtà potrebbe anche voler dire 'vincere l'odio come se fosse un premio al Luna Park, una statuetta' o anche 'vincere, lo odio', cioè 'io odio vincere', è un titolo che si può leggere in vari modi; ci sembra giusto e corretto nei confronti di un pubblico che non vuole essere obbligato a interpretare la vita in un modo solo”, spiegano Elio e Cesareo mentre Faso rilancia: “Un'altra possibile interpretazione è 'vincere l'oddio', cioè 'vincere quell'emozione incontrollabile che solitamente ghermisce lo spettatore medio quando vede gli Elio e le storie tese sul palco, in particolare la donna'”. Anche Noemi ha partecipato alla rubrica “#atupertu”.

Elio e le storie tese #atupertu: “Il sito hackerato? Colpa di Mangoni”