Preceduto dall’ormai immancabile omaggio all’amico Jovanotti con tutto il pubblico che si scalda cantando “Ciao Mamma”, Max Pezzali inizia lo show puntuale (quasi) come un orologio svizzero e date le recenti sfortune calcistiche ogni riferimento è puramente voluto. È la banda a prendersi la scena, quella che ha colorato le città di questo tour con tutto il suo folklore. Il Viaggio al centro del mondo di Max può iniziare.
Nel suo mondo, tutto è pensato per star bene: si balla, ci si diverte e si canta tanto. Da "Bella Vera" a "La Regina del Celebrità", i decibel a San Siro si alzano subito. Di regole, almeno nel senso restrittivo del termine, ce ne sono poche: quella che i fan di Max conoscono dai tempi degli 883 è “La Regola dell’amico”.
“Che bello continuare questo nuovo viaggio insieme a voi”, sono le prime parole del “padrone di casa” ai suoi ospiti. Un paio di canzoni per cuori romantici, sì perché la sua storia (che poi è la nostra) passa anche per ballate emozionanti come “Io ci sarò” e “L’universo tranne noi”, che il comandante indica la rotta, che ovviamente è quella per Casa di Dio. Il pubblico di Milano ovviamente si fa guidare anche attraverso un medley, che si apre con “Non te la menare” e si conclude con “La Radio a 1000 Watt”.
“Max Forever”, Max Per Sempre, è il motto che campeggia in cima al ledwall del palco di Pezzali. È anche il nome di questa tournée che ora si sposterà con due date al Sud, a Messina e Bari. Il sottotitolo, se così si può chiamare, è “All Stars” cioè Tutte Stelle, che potrebbero tranquillamente essere le canzoni in scaletta del cantante di Pavia. Se volete un esempio, andatevi ad ascoltare “il grande incubo”.
L’ultimo singolo di Max Pezzali si intitola “Discoteche abbandonate” ed è un omaggio che lui ha voluto fare al mondo in cui è cresciuto e che ha contribuito a farlo diventare il personaggio che è. Certe cose non resistono al passare del tempo, come le discoteche della sua adolescenza che hanno chiuso, ma lui sì. Uno dei motivi principali è che riesce ancora oggi a essere un simbolo per la sua generazione ma anche conosciuto dalle nuove generazioni: sono tanti i ragazzini tra il pubblico che con il telefono in mano fanno video ai loro genitori mentre cantano “Sei un mito”.
“Nella notte” di San Siro non abbiamo ancora menzionato la parola più normale per un concerto di Max Pezzali, cioè Karaoke. È il più grande e fragoroso karaoke d’Italia impegnato ora a non perdere del tutto la voce tra “Weekend” e “La lunga estate caldissima”.
“Per una migliore esperienza si consiglia l’accensione del telefono durante la canzone”: a San Siro, a un certo punto del concerto, si palesa questo annuncio. Max Pezzali si era già espresso in passato sul tema smartphone Sì smartphone no ai concerti. "È molto figo da vedere, specialmente quando accendono le torce tutti insieme. Non so che batterie abbiano, se riesci a bilanciare l'uso del telefono ma riesci anche a goderti lo spettacolo è figo", aveva raccontato tempo fa ai microfoni di Radio Italia solomusicaitaliana. Comunque il risultato è che migliaia di luci illuminano il cielo di San Siro per "Una canzone d'amore".
La “Kiss Cam” per far baciare i fan innamorati entra in azione sulle note di “Come mai”, poi arriva quella che i fan riconoscono (e cantano) dalle prime note cioè “Nessun rimpianto”.
Dopo “Il mondo insieme a te”, tocca "a un pezzo che non abbiamo mai fatto dal vivo prima di questo tour, lo abbiamo ripescato dal tesoro”: si tratta di “Ci sono anch’io” e, a giudicare dalla risposta del pubblico di Milano, Max ha fatto bene ad ascoltare i suggerimenti, i feedback come li ha chiamati lui, che gli hanno chiesto di riportare a gran voce la canzone in scaletta.
Lo abbiamo scritto a inizio racconto di questa serata di grande musica: è La Dura Legge del Max, anzi del Gol, quella che l’artista impartisce sul palco di San Siro. “Lo squadrone siamo noi”, urla intanto il suo pubblico.
Si sa che i grandi campioni, i fenomeni per continuare nelle metafore sportive, danno il meglio quando conta. Arriva quindi il momento di “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno” e San Siro letteralmente vibra. “Stessa storia, stesso posto, stesso bar“, l’iconico incipit de “Gli anni”, meglio non può descrivere il legame che unisce Pezzali ai suoi fan che non temono nemmeno i lampi che si stagliano nel cielo della serata milanese.
“Essere davanti a voi in uno stadio, in una cattedrale così, dopo tutto questo tempo è un privilegio e un regalo. Vi vogliamo ringraziare con una canzone”, dice Max e naturalmente la canzone non poteva che essere “Grazie Mille”. 57373, per la precisione, come gli spettatori allo stadio.
Di corsa verso il gran finale, da “Nord Sud Ovest Est” a “Con un deca” passando per “Tieni il tempo”, Max Pezzali chiude l’ennesimo concerto a San Siro in cui è stato il migliore in campo.
Ecco la scaletta del concerto di Max Pezzali allo stadio San Siro di Milano, martedì 2 luglio:
Viaggio al centro del mondo
Non te la menare/ Te la tiri / 6 uno sfigato / Jolly Blu / La radio a 1000 Watt
La lunga estate caldissima
Hanno ucciso l’uomo ragno
Nord Sud Ovest Est /Tieni il tempo